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Negli ultimi mesi sono andate deserte altre gare rilevanti per la municipalizzata romana. A Piedimonte Matese bisogna cambiare lo statuto per eleggere il presidente

Nessuno vuole smaltire i rifiuti inerti di Roma presenti nei centri di raccolta Ama. Il bando – leggiamo su RomaToday - pubblicato a fine dicembre, che avrebbe dovuto coprire il servizio di raccolta, trattamento e recupero di 45.000 tonnellate fino al 2027, è andato deserto. Un importo di 315.000 euro per un periodo di 36 mesi, per smaltire cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, rifiuti misti da costruzione e demolizione (esclusi quelli con mercurio e sostanze pericolose). Un'offerta che non ha trovato concorrenti e non è la prima volta che accade. Negli ultimi mesi sono andate deserte altre gare rilevanti per la municipalizzata. A dicembre quella rivolta a privati per raccogliere l'indifferenziata in caso di emergenza sotto le feste di Natale. Poi ancora a gennaio la gara per un accordo quadro in sei lotti, che prevedeva il rinnovo della flotta automezzi con varie tipologie di veicoli per la durata di 48 mesi, è andata deserta.. Idem per la gara che riguardava la fornitura dei contenitori di rifiuti, dai cestini gettacarte ai secchioni stradali. Entrambi i bandi erano fondamentali in previsione di un incremento dei servizi per il Giubileo.
 
Consorzio Metano a Piedimonte Matese, rinviata la nomina del presidente
Nella riunione dell’assemblea generale al Consorzio Metano Campania 25 a Piedimonte Matese è mancato il numero legale per procedere alle deliberazioni previste, tra le quali l’approvazione del bilancio dell’annualità nella quale presidente del Cda è stato Francesco Imperadore, Sindaco di San Potito Sannitico, già presidente della Comunità Montana zona del Matese ed attuale presidente del GAL Alto Casertano. Altro punto all’Odg la modifica dello Statuto del Consorzio, necessaria per procedere alla nomina del nuovo Cda e soprattutto del nuovo presidente, individuato dalle forze politiche nel leader della Camera di Commercio di Caserta, Tommaso De Simone. La modifica dello Statuto si rende necessaria in quanto lo stesso De Simone ha residenza in un Comune non rientrante nell’ambito del Consorzio stesso.
 
I numeri del Telecontrollo Hera di Forlì
Il Polo Telecontrollo Reti e Impianti e Call Center Tecnico del gruppo Hera a Forlì raggiunge un nuovo traguardo: sono 10 mila gli impianti e quasi 800 mila i punti (sensori su sezioni di condotte e di impianti) telecontrollati a distanza su una rete di oltre 74 mila km.  Una sala di quasi 400 mq, uno schermo gigante di 60 mq, oltre 50 postazioni per tecnici e operatori, 15 mila schermi sinottici di controllo, una supervisione degli impianti e un call center tecnico attivi 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, 13 numeri verdi gestiti e 260 linee di comunicazione telefoniche in ingresso divise per servizio e con indirizzamenti prioritari. Sono queste solo alcune delle caratteristiche del Polo inaugurato nel 2008 dalla multiutility, struttura di primo piano a livello nazionale ed europeo che, grazie a un insieme di tecnologie innovative, un elevato grado di automazione e competenze specializzate, è in grado di gestire anche situazioni critiche e complesse.