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​Elementi, Martina: “Il potenziale del biogas al 2030 è doppio di quello attuale”

where Roma when Lun, 15/12/2014 who redazione

Così Maurizio Martina Ministro delle politiche Agricole, Forestali e Ambientali, nel suo intervento nell’ultimo numero di Elementi, periodico del Gestore dei Servizi Energetici

Il potenziale del biogas al 2030 corrisponderà a 7,3 miliardi per una potenza installata di 2.300 megawattora, il doppio di quella attuale (su circa 1200 impianti a biogas agricolo). L'impresa agricola può quindi - sempre facendolo bene e in maniera ecosostenibile - diventare una biogas refinery, con l'imprenditore agricolo che potrà produrre energia elettrica, termica, biocarburanti, bio-plastiche e fertilizzanti, valorizzando i reflui e gli scarti d'agricoltura”. Così Maurizio Martina, mauriziomartina.jpgministro delle Politiche agricole, nel suo intervento nell’ultimo numero di Elementi, periodico del Gestore dei Servizi Energetici, visibile sul sito www.gse.it

Martina ha proseguito affermando che “dobbiamo imparare a sfruttare sempre meglio la possibilità di valorizzare, tramite la conversione in energia rinnovabile, i sottoprodotti e i residui delle normali attività agricole e di allevamento”. E ha continuato sostenendo che “abbiamo deciso di premiare con incentivi gli impianti di biogas di dimensioni minori. Questo per ottimizzare al meglio i cicli produttivi aziendali ed evitare fenomeni distorsivi e speculativi, con impianti dimensionati alla effettiva disponibilità di biomassa delle aziende”.  Secondo Martina, “in alternativa è fondamentale promuovere modelli di aggregazione tra aziende per valorizzare il patrimonio di biomasse in impianti comuni. Potranno così essere colte le nuove opportunità offerte dalla possibilità di produrre anche il biometano”. Martina ha poi aggiunto che “le opportunità derivanti dalle fonti di energia rinnovabili potremmo sfruttarle pienamente, con vantaggi per tutti gli attori, solo se gli interessi agricoli e quelli industriali saranno in equilibrio con una equa ripartizione del valore aggiunto creato dagli investimenti. Sappiamo bene ora quale è l’anello più debole della filiera e le scelte che facciamo, come ho detto, vanno nel senso di impedire fenomeni speculativi o distorsivi”.

Quanto alle difficoltà sul territorio legate alle autorizzazione per gli impianti, Martina ha sottolineato che “la parola d’ordine è semplificazione. Di concerto con gli altri Ministeri competenti e con le stesse Amministrazioni regionali stiamo lavorando per togliere la burocrazia inutile e uniformare le normative. Occorre dare a tutti i soggetti elementi chiari e univoci per valutare la fattibilità e la sostenibilità degli impianti, ridurre i tempi delle autorizzazioni e avere la certezza del rispetto dei parametri ambientali, paesaggistici e di sicurezza. Su questi punti cardine non facciamo sconti, ma non vogliamo però che sia impedita l’istallazione di impianti pienamente legali. Per i nodi irrisolti relativi al sistema fiscale, Martina puntualizza che “lavoriamo per dare certezza agli operatori e per l’applicazione di un sistema che tenga conto delle peculiarità della produzione di energia da biomasse e biogas rispetto ad altre fonti rinnovabili e che sia compatibile con le attuali esigenze di bilancio pubblico”.

Tra gli altri interventi si segnalano Claudio De Vincenti, viceministro Sviluppo Economico, sugli obiettivi da raggiungere per la chiusura del semestre europeo a guida italiana e sull’importanza della differenziazione degli approvvigionamenti energetici. Lapo Pistelli, viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che parla dell’importante ruolo dell’Italia a supporto dello sviluppo sostenibile dell’Africa Subsahariana. Francesco Starace, Ad di Enel, a proposito  dell’importanza delle fonti rinnovabili in virtù degli obiettivi di decarbonizzazione e sul ruolo di Enel come fornitore di energia e leader nell’offerta dei servizi integrati. Fatih Birol, Direttore Iea, su business elettrico e sul fondamentale sostegno alle fonti rinnovabili.

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Ministro delle Politiche agricole