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​Il presidente di Hera annuncia due nuove acquisizioni. La prima nel 2015

where Bologna when Lun, 13/10/2014 who redazione

Ad Affari&Finanza il presidente della multiutility Tommasi di Vignano ha parlato di operazioni che verranno fatte “nei dintorni di casa, una l'anno venturo e una alla fine del piano industriale”

Hera è pronta a due acquisizioni. Lo ha detto il presidente della multiutility emiliana Tomaso Tommasi di Vignano, secondo quanto riportato in un articolo comparso su Affari&Finanza, supplemento di Repubblica, nel quale si precisa che le operazioni verranno fatte “nei dintorni di casa, una l'anno venturo e una alla fine del piano industriale”. Tommasi ha quindi spiegato che dalle acquisizioni verrà “un apporto di circa 75 milioni di margine operativo lordo aggiuntivo”. Tuttavia - precisa - al momento “trattative formali non ce ne sono perché la materia fusioni dovrebbe essere enfatizzata ancora di più nella Legge di Stabilità”.
In effetti, le mosse del premier Renzi in materia di fusioni e acquisizioni delle utility sono molto attese da tutti gli analisti. Fidentis, per esempio, azzarda la possibilità che Hera possa compiere un gran salto nell’ipotesi di acquisizione del business commerciale di E.On, che ha circa 800mila clienti in Italia, oggi in vendita.
Nell’intervista, tuttavia, il presidente Tommasi di Vignano non si sbilancia e parla di “piano di continuità, in linea con il precedente”, richiamandosi dunque anche alla storia recente di Hera, che nel proprio itinerario ha integrato una ventina di società. E dunque, il passaggio dall’attuale dato di 810 milioni di margine operativo lordo alla soglia del miliardo di euro include anche la previsione di un paio di acquisizioni. Il management di Hera prevede che l’incremento di 210 milioni rispetto al risultato del 2013, pari a 810 milioni, sia così costituito: 89 milioni generati dalla combinazione di crescita organica e di sinergie, 21 milioni dall’esito della gare per le concessioni per la distribuzione del gas e 100 da fusioni e acquisizioni. In questi 100 milioni, devono essere compresi il contributo di Amga Udine, pari a 25 milioni, e l’apporto di 75 milioni derivante da due acquisizioni.
Tra gli obiettivi, l’integrazione della modenese Aimag, già da tempo sul tavolo. Varie sono le società venete e marchigiane potenziali target, ma tra tutte spicca, per contiguità territoriale, la veneziana Veritas, con cui tempo addietro vi furono diversi colloqui. Altra vera occasione per lo sviluppo di Hera sarebbe la quotata trevigiana Ascopiave, attiva esclusivamente sul versante gas. Occorrerà attendere l’orientamento del nuovo board, dove i sindaci Pd si sono spaccati e non c’è una linea comune. Ascopiave sarebbe particolarmente importante perché integrerebbe territori già presidiati da Hera nella distribuzione di gas.
Bortoni, solo aggregazioni efficienti - “Il nostro obiettivo è di raggiungere l'efficienza e le economie di scala. Se queste aggregazioni possono raggiungere livelli di efficienza sia nell'erogazione dei servizi sfruttando le economie di scala, sia nell'energia che nell'acqua, noi siamo positivi. Noi guardiamo alle aggregazioni che puntano a raggiungere l'efficienza, non a quelle che, per motivi politici o di governo, hanno altri scopi”. È quanto ha affermato il presidente dell'Autorità per l’ energia, Guido Bortoni
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Tomaso Tommasi di Vignano, presidente di Hera