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Animalìe. L’Europa vuole norme più severe contro il commercio delle specie protette

where Johannesburg (Sudafrica) when Lun, 26/09/2016 who roberto

Al vertice mondiale sulla conservazione delle specie selvatiche l'Ue ha chiesto norme più severe sul loro commercio. Proposte salvaguardie per gli squali, gli alberi di palissandro, i rettili esotici usati come animali da compagnia e a tutela di pappagalli e mammiferi

cites-17-specie-protette.jpgIl 24 settembre si è svolta a Johannesburg (Sud Africa) la 17ª conferenza delle parti della convenzione delle Nazioni Unite sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites). I rappresentanti di 182 paesi e l'Ue si sono incontrati per concordare misure concrete al fine di proteggere meglio alcune delle specie più vulnerabili del pianeta. L'Unione europea ha partecipato per la prima volta come membro a pieno titolo della Cites (invece di partecipare attraverso i singoli Paesi membri della Ue) e ha proposto misure internazionali più severe contro il traffico di specie selvatiche, in linea con il suo piano d'azione contro il traffico di specie selvatiche. L'Ue si schiera fermamente a favore del mantenimento del divieto del commercio di avorio.
È stata esaminata l'attuazione della convenzione Cites, che interessa più di 35.000 piante e animali e assicura che il commercio sia legale, tracciabile e sostenibile, nonché sono state adottate nuove misure vincolanti per la tutela delle specie selvatiche.
 
La posizione della Ue - A Johannesburg l'Ue e gli Stati membri, rappresentati da Karmenu Vella, commissario per l'ambiente, hanno proposto di affrontare il traffico di specie selvatiche e la corruzione a esso associato e di definire norme internazionali sul commercio dei trofei di caccia per garantire che tale commercio possa avvenire solo quando è legale e sostenibile.
Inoltre è stato proposto di includere altre specie marine (squali), varietà di legno (palissandro) e animali esotici da compagnia (rettili) o di migliorarne la protezione ai sensi della Cites (pappagalli e mammiferi) in quanto sono oggetto di commercio internazionale illegale e non sostenibile.

Karmenu Vella - Il commissario Vella ha dichiarato: "L'Ue è orgogliosa di essere leader mondiale nella lotta contro il traffico delle specie selvatiche. Per noi la Cites è un'ottima occasione per rafforzare ulteriormente la lotta contro il traffico di specie selvatiche e la corruzione che lo alimenta. Mediante la Cites collaboreremo con i nostri partner per attuare integralmente il nuovo piano d'azione contro il traffico di specie selvatiche. Stiamo costruendo un'alleanza globale tra i vari paesi per proteggere le specie selvatiche nei loro habitat, bloccare i punti di transito e sradicare la domanda illegale".

Il caso avorio - In particolare, l'Ue continuerà ad appoggiare il divieto sul commercio internazionale di avorio e premerà per l'adozione di misure forti contro il traffico di avorio e quello che interessa i rinoceronti, le tigri, le scimmie antropomorfe, i pangolini e il palissandro.
Questi sforzi rientrano in un approccio più ampio teso a lottare contro il commercio illegale di specie selvatiche. Quest'anno l'Unione europea ha adottato un piano d'azione globale contro il traffico di specie selvatiche che sarà attuato congiuntamente dalle istituzioni dell'UE e dagli Stati membri fino al 2020.

Il traffico illecito - Il traffico di specie selvatiche è al quarto posto della classifica delle principali reti criminali internazionali. Negli ultimi anni il fenomeno ha subito una vera e propria impennata. Secondo alcune stime, ogni anno fra le mani della criminalità organizzata passano da 8 a 20 miliardi di euro, cifre equivalenti a quelle del traffico di droga, di armi e di esseri umani. Questo fenomeno non solo minaccia la sopravvivenza di alcune specie emblematiche, ma alimenta anche la corruzione, finanzia gruppi di miliziani, miete vittime umane e priva le comunità più povere di fonti indispensabili di reddito. La convenzione Cites è uno strumento importante per riportare il traffico sotto controllo, in quanto può adottare misure giuridicamente vincolanti e concordare sanzioni nei confronti dei paesi che non rispettano i loro impegni.
 

 

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Cities, commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione
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