Ecologia

Temperatura più calda di 1,5 gradi, piove meno frequentemente rispetto al passato, ma con maggiore intensità. I dati di ClimaMi tra il capoluogo e 12 comuni lombardi a partire dal 2012

Il database climatologico di ClimaMi conferma che a Milano il tempo meteorologico sta cambiando. Il database raccoglie attraverso 94 indicatori climatici i dati di Milano e altri 12 comuni della Lombardia del periodo 2012-2018. Questa fotografia del clima locale evidenzia la distribuzione dei fenomeni climatici e meteorologici tra le diverse aree e la loro evoluzione nel tempo, e rappresenta anche, per le categorie professionali che si occupano di progettazione e gestione del territorio, un importante strumento per l'adozione di scelte più sostenibili.
 
Milano sempre più calda
Dal database emerge una Milano sempre più calda, caratterizzata nell'ultimo decennio da temperatura media di 15.8°C, rispetto ai 14.3°C del periodo 1981-2010 (dati di Milano Centro); in cui piove meno frequentemente rispetto al passato, ma con maggiore intensità (12 millimetri di pioggia all'ora la media calcolata per il mese di luglio nel periodo 2013-2018, contro gli 8 millimetri l’ora dell'arco temporale 1998-2018). Si evidenziano inoltre differenze meteorologiche importanti non solo tra una città e l'altra, ma anche all'interno dello stesso territorio urbano.
 
Il database di ClimaMi
Il database è uno dei risultati del primo anno del progetto ClimaMi-Climatologia per le attività professionali e l'adattamento ai cambiamenti climatici urbani nel milanese, promosso da Fondazione OMD - Osservatorio Meteorologico Milano Duomo, in collaborazione con Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Fondazione Ordine degli Ingegneri della provincia di Milano e Fondazione Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Milano.
I dati rilevati delle centraline della Fondazione OMD mappano i fenomeni meteorologici a Milano e in altri 12 comuni lombardi e aiutano i progettisti ad adottare scelte più sostenibili. Il Database di ClimaMi raccoglie i dati climatici di Milano, Cinisello Balsamo, Gaggiano, Lacchiarella, Legnano, Lodi, Magenta, Melzo, San Donato Milanese, Saronno, Seregno, Vigevano, Vimercate e sono riferiti al periodo 2012-2018.
I valori sono forniti da 19 stazioni meteorologiche urbane (7 delle quali collocate nella città di Milano) appartenenti alla rete nazionale della Fondazione OMD; a questi si aggiungono, per la centralina di Milano Centro, alcuni dati riferiti ai Clino (le medie di riferimento) 1961-1990 e 1981-2010, che permettono di evidenziare cambiamenti avvenuti nel clima urbano, e i dati di fulminazione forniti da Cesi Spa.
Il database, che insieme alle Linee Guida è disponibile al link www.progettoclimami.it/database, è consultabile per variabile meteorologica fondamentale, località, passo temporale e settore professionale di utilizzo. I dati sono riferiti a 94 indicatori climatici, riconducibili a 6 variabili meteorologiche fondamentali - temperatura dell'aria, umidità relativa, pressione atmosferica, precipitazioni, vento e radiazione solare - a cui si aggiunge quella dei fulmini nube-suolo (numero di colpi sulla superficie comunale).
 
L’isola di calore
Una Milano sempre più calda, caratterizzata nell'ultimo decennio da temperatura media di 15.8°C, rispetto ai 14.3°C del periodo 1981-2010 (dati di Milano Centro), e nella quale l'isola di calore determina temperature più alte nel centro rispetto alla periferia. Una città in cui piove meno frequentemente rispetto al passato, ma con maggiore intensità. Un territorio che mostra differenze meteorologiche importanti non solo tra una città e l'altra (62 la media a Milano Centro delle notti tropicali con temperatura minima superiore ai 20°C; 17 quella di Saronno), ma anche all'interno dello stesso territorio urbano: se a Milano Bovisa la media delle precipitazioni annue è stata di 1139 mm, a Milano Sud si è fermata a 874 mm (dati riferiti al periodo 2012-2018).