Analisi – Un incremento dell’efficienza del 23% farà crescere di mezzo punto il Pil
Presentato a Milano il secondo Osservatorio per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica della fondazione Silvio Tronchetti Provera con l’Agenzia per l’Italia digitale. L’efficienza energetica vale un taglio di 2,5 miliardi all’anno sulla bolletta italiana
L’efficienza energetica come volano per la crescita del sistema Italia: un incremento del 23% della smart energy determinerebbe nei prossimi dieci anni un aumento della domanda interna di oltre 1,3 miliardi di euro, con un contributo al tasso del Pil di circa lo 0,5%. È quanto stima il secondo Osservatorio per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica realizzato in base all’accordo tra la fondazione Silvio Tronchetti Provera e l’Agenzia per l’Italia digitale.
Lo studio è stato presentato nei giorni scorsi a Milano, all’auditorium Pirelli, in occasione del convegno “Energie rinnovabili ed efficienza energetica, scenari ed opportunità”. Erano presenti il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, il presidente del Cnr, Luigi Nicolais, e Marco Tronchetti Provera, presidente della fondazione.
Sempre secondo gli esperti, l’efficienza energetica vale un taglio di circa 2,5 miliardi all’anno sulla bolletta complessiva italiana e un risparmio di 500 milioni di euro sui costi delle esternalità ambientali (meno inquinamento, e così via), offrendo nuove opportunità occupazionali nella progettazione sostenibile e nell’applicazione di tecnologie digitali e di rete alle famiglie, alle imprese e alle amministrazioni pubbliche.
L’osservatorio ha fotografato, tra gli altri, anche i numeri di fotovoltaico e idroelettrico made in Italy. Nel 2012 il nostro paese detiene il primato degli impianti solari entrati in esercizio nel mondo con 9,37 gigawatt (7,4 gigawatt è il dato tedesco). Buone, infine, le prospettive nel mini e micro idroelettrico, grazie ai nuovi incentivi entrati in vigore con il decreto ministeriale del 6 luglio 2012.