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Superbonus 110. Il blocco della cessione dei crediti preoccupa Rete Irene

where Milano when Ven, 05/04/2024 who roberto

Per Manuel Castoldi, presidente di Rete Irene, si possono conciliare riqualificazione edilizia e conti pubblici, ma è impossibile fare riqualificazione edilizia in un contesto normativo continuamente stravolto

“Lo stop improvviso e totale manuel-castoldi.jpga cessione del credito e sconto in fattura annunciato al termine dell’ultimo Consiglio dei Ministri ha creato un’ondata di preoccupazione sia in tutta la filiera degli operatori, sia tra i committenti degli interventi che non sanno se e quando i lavori potranno riprendere”. A dichiararlo è Manuel Castoldi (nella foto), presidente di Rete Irene, commentando la notizia della prossima emanazione di un Decreto-legge volto a bloccare cessione del credito e sconto in fattura per tutte le tipologie di intervento e i soggetti per cui era ancora possibile.
 
Difficile lavorare con continui stravolgimenti
“Tra questi – aggiunge Castoldi - ci sono innumerevoli soggetti del terzo settore che hanno bisogno degli incentivi fiscali per riqualificare le loro strutture: si tratta di associazioni che assolvono ad un essenziale compito sociale, e che adesso non possono più contenere i loro consumi energetici o rendere più salubri i loro spazi attraverso la riqualificazione edilizia”. 
“Operatori e committenti possono accettare una revisione degli incentivi per contenere la spesa, come quella proposta da Rete Irene negli ultimi mesi che subordina sconto in fattura e cessione del credito alla qualità o all’urgenza degli interventi. Risulta però del tutto impossibile fare e beneficiare della riqualificazione in un contesto normativo in continuo stravolgimento: un approccio che sorprende, specialmente considerata l’attenzione mostrata in altri casi dalla maggioranza ad evitare cambiamenti normativi forti prima che le filiere interessate abbiano il tempo di adattarvisi. La riqualificazione edilizia, peraltro, va ben al di là degli interessi di filiera: contribuendo a decarbonizzazione, salubrità di immobili e città e sicurezza energetica dovrebbe essere regolata – e sostenuta – con politiche molto più affidabili e sistematiche”, prosegue Castoldi.
“Temiamo anche gli effetti che misure di questo tipo possono avere sulla prosecuzione del dialogo tra Governo e settore. Rete Irene continua a chiedere che sia abbandonata la logica della decretazione d’urgenza e che si risponda alle esigenze del bilancio pubblico e del settore con politiche stabili nel medio e lungo periodo. Provvedimenti di questo tipo, invece, continuano a tenere bloccato il settore e il dibattito politico nazionale in un “muro-contro-muro” da cui è difficile emergano soluzioni realmente costruttive, a beneficio di tutte le parti coinvolte.”

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