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Consumi elettrici, il 2013 parte male: a gennaio - 2,4 %

where Roma when Mar, 12/02/2013 who roberto

Lo comunica Terna, spiegando che, depurato dagli effetti di temperatura e calendario, il calo è del 2,4%. Sono in crescita le fonti di produzione idrica (+36,6%) ed eolica (+40,8%), in flessione le fonti termoelettrica (-9,9%), geotermica (-3,1%) e fotovoltaica (-6,6%)

Calano anche in gennaio i consumi elettrici in Italia. Nel primo mese dell’anno l'energia elettrica richiesta in Italia, pari a 27,5 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 2% rispetto al gennaio dello scorso anno. Lo comunica Terna, spiegando che, depurato dagli effetti di temperatura e calendario, il calo è del 2,4%. Rispetto, poi, al mese di gennaio del 2012, quest'anno si è infatti avuto un giorno di lavoro in più (22 contro 21) ma una temperatura media mensile di circa mezzo grado superiore.
I 27,5 miliardi di kWh richiesti nel mese di gennaio 2013 sono distribuiti per il 46% al Nord, per il 30% al Centro e per il 24% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -0,7% al Nord, -1,7% al Centro e -4,8% al Sud.
Nel mese di gennaio 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85,1% con produzione nazionale e per la quota restante (14,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,6 miliardi di kWh) è calata del 2,4%rispetto a gennaio 2012. Sono in crescita le fonti di produzione idrica (+36,6%) ed eolica (+40,8%), in flessione  termoelettrico (-9,9%), geotermico (-3,1%) e fotovoltaico (-6,6%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di gennaio 2013 rispetto al mese precedente è stata pari a +0,8%. Il profilo del trend si mantiene tuttavia su un percorso di lenta decrescita.

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