torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Tap inutile. Rapporto: 29 miliardi sprecati con i nuovi gasdotti previsti in Europa

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 27/01/2020 who roberto

Tra i 32 progetti nel mirino dello studio Artelys sul gas figurano la TAP, ma anche Poseidon e il gasdotto Italia-Malta

Valgono uno spreco da 29 miliardi gasdotto-tap.jpgdi euro i 32 nuovi progetti per le infrastrutture relative al gas su cui la commissione ITRE (Industria, Ricerca ed Energia) del Parlamento europeo si deve esprimere. A dirlo è un rapporto condotto dalla società Artelys (un'azienda indipendente che realizza modelli economici e matematici), il quale dimostra che l'UE non ha bisogno di nuove infrastrutture di gas fossile per salvaguardare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'UE.

Le pipeline fanno parte della quarta lista dei progetti di interesse comune (PCI), importanti progetti infrastrutturali transfrontalieri che collegano i sistemi energetici dei paesi dell'UE per promuovere l'uso delle energie rinnovabili garantendo che l'energia sicura, pulita e a prezzi accessibili raggiunga tutti i cittadini. Secondo gli autori, le infrastrutture di gas che abbiamo al momento sono già in grado di soddisfare a pieno la futura domanda di gas nell'UE; anche nel caso in cui si dovesse verificare un caso estremo di interruzione nell'approvvigionamento di gas in futuro (per esempio, l'Italia e gli altri paesi europei non potessero importare gas da altri paesi per un anno), le infrastrutture che abbiamo al momento sarebbe sufficienti a garantirci la quantità di energia che ci serve. Si tratta - dicono i ricercatori - di un rischio reale per l'Unione Europea (UE) di finanziare, con soldi pubblici e ad un livello senza precedenti potenziali, stranded asset, ovvero infrastrutture che possono avere una durata di 60 anni o più ma che, secondo gli esperti, non sono compatibili con un'Europa che raggiungere le zero emissioni entro il 2050.
 
I progetti nel mirino - Tra i 32 progetti sul gas figurano anche quelli Italiani, in primis la TAP, ma anche Poseidon e il gasdotto Italia-Malta. Il rapporto è chiaro al riguardo, l'Italia non ha bisogno di queste infrastrutture. L'Italia importa principalmente il gas da Russia e Algeria e, con l'idea di aumentare la sicurezza energetica e diversificare le fonti di approvvigionamento del gas, progetti come la TAP sono stati proposti nella lista PCI. Però, secondo gli autori, questo argomento non è valido. Infatti, anche nel caso in cui ci fossero supply losses da Ucraina o Algeria, l'Italia ha già abbastanza modi, al momento, per assicurarsi il gas da altri paesi senza aver bisogno della TAP o di altri gasdotti. Si legge infatti: "Nel caso di un'eventuale interruzione nella fornitura del gas dall'Algeria, l'Italia, riuscirebbe a compensare la perdita della fornitura di gas dall'Algeria aumentando le importazioni dall'Austria e dalla Svizzera. L'Austria aumenterebbe le sue esportazioni verso l'Italia di 120 TWh ("On Track", ovvero in uno scenario in cui la domanda del gas è allineata con gli obiettivi climatici ed energetici dell'UE per il 2030, quindi si tratta di una riduzione del gas del 29%) o 203 TWh ("High Demand", ovvero i livelli attuali di domanda del gas sono stabili fino al 2030).

immagini
gasdotto-tap
leggi anche: