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Tempo di bilanci. Ecco come sono andati i conti di Eni nel 2023

where San Donato Milanese (Mi) when Lun, 19/02/2024 who roberto

In un anno meno favorevole dal punto di vista del contesto economico ricavi e margini sono risultati in calo. Cresce la produzione e il risultato del giacimento Cronos al largo di Cipro

Il consiglio di amministrazione di Eniclaudio-descalzi-eni.jpg, riunitosi sotto la presidenza di Giuseppe Zafarana, ha approvato i risultati consolidati dell’esercizio e del quarto trimestre 2023 (non sottoposti a revisione contabile). In un anno meno favorevole dal punto di vista del contesto economico ricavi e margini sono risultati in calo.
“Il 2023 è stato per Eni un altro anno di eccellenti risultati, ha detto l’ad Claudio Descalzi, nonostante uno scenario incerto e volatile. Abbiamo conseguito ottimi risultati sia finanziari che operativi, progredendo nella nostra strategia di creazione di valore, di decarbonizzazione e di contestuale garanzia di stabilità e affidabilità delle forniture energetiche”.
 
Ricavi, produzione e redditività
Il colosso petrolifero ha terminato l’esercizio con ricavi della gestione caratteristica pari a 93.72 miliardi di euro, in contrazione del 29% rispetto ai 132,51 miliardi ottenuti l’anno precedente. Tuttavia, nel 2023 la produzione di idrocarburi è salita del 3% a 1,66 milioni di boe/giorno. Eni ha chiuso lo scorso anno con un utile operativo adjusted di 13,81 miliardi di euro, in calo del 32% rispetto ai 20,39 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente; l'utile operativo adjusted proforma è stato pari a 17,81 miliardi.
Il risultato netto adjusted è stato positivo per 8,3 miliardi di euro, ma in flessione rispetto ai 13,3 miliardi contabilizzati nel 2022 (-38%). Il risultato netto è stato positivo per 4,75 miliardi di euro. L’utile per azione adjusted è stato pari a 2,46 euro. Il Cane a sei zampe ha terminato il 4° trimestre del 2023 con un risultato operativo adjusted positivo per 2,77 miliardi di euro, rispetto ai 3,58 miliardi del corrispondente periodo dell’anno precedente (-23%); il dato proforma è stato positivo per 3,8 miliardi. L’utile netto adjusted è sceso del 34% a 1,64 miliardi, rispetto ai 2,49 miliardi contabilizzati nel 4° trimestre del 2022.
Al contrario, nel periodo in esame la produzione di idrocarburi è salita del 6% a 1,71 milioni di boe/giorno.
 
Indebitamento e investimenti
A fine 2023 l’indebitamento netto di Eni era salito a 16,24 miliardi di euro, rispetto agli 11,98 miliardi di inizio anno. Nell’intero esercizio Eni ha registrato una generazione di cassa operativa pari a 15,12 miliardi di euro, mentre gli investimenti netti sono stati pari a 9,16 miliardi; di conseguenza, gli investimenti sono stati coperti interamente dal flusso di cassa adjusted.
 
La cedola
Il cda ha deliberato di distribuire agli azionisti la terza delle quattro tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 2023, a valere sulle riserve disponibili, di € 0,24 (su una erogazione complessiva annuale, in luogo del dividendo, pari a € 0,94) per ciascuna azione in circolazione alla data di stacco cedola del 18 marzo 20242, con messa in pagamento il 20 marzo 20243, in linea con quanto deliberato dall’Assemblea del 10 maggio 2023. Per i possessori di ADRs registrati entro il 19 marzo 2024, quotati alla Borsa di New York e rappresentativi ciascuno di due azioni Eni, la terza tranche dell’erogazione sarà di € 0,48 per ADR, pagabile l’8 aprile 2024.
 
Eni trivella un secondo pozzo di gas naturale nell’offshore di Cipro
Intanto sul fronte trivellazioni, Eni ha completato un pozzo di valutazione a Cipro, mostrando un potenziale di oltre 4 milioni di metri cubi di gas al giorno, accelerando lo sviluppo del giacimento di Cronos per la fornitura di gas all’Europa.
Eni ha completato la perforazione di un secondo pozzo di valutazione presso la scoperta di gas naturale Cronos al largo di Cipro, stimando una capacità produttiva aggiuntiva per accelerare lo sviluppo del giacimento, ha dichiarato l’azienda energetica italiana.
Il test di produzione del pozzo Cronos-2 ha mostrato una stima della capacità produttiva superiore a 4 milioni di metri cubi al giorno, che “è fondamentale per procedere con gli studi per selezionare la migliore opzione di sviluppo rapido”, ha dichiarato Eni.
“Insieme a un’ampia acquisizione di dati, Cronos-2 è stato sottoposto a un test di produzione completo e prolungato che ha dimostrato l’eccellente capacità di erogazione di gas della scoperta”, ha aggiunto l’azienda italiana.
Cronos-2 è il quarto pozzo perforato da Eni nel Blocco 6 – di cui è operatore – dopo le scoperte di gas di Calypso nel 2018 e di Cronos e Zeus nel 2022.

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