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Confimi Industria: "Occorre incentivare l'utilizzo industriale di materie prime riciclate"

where Roma when Mar, 02/02/2021 who roberto

Per il Presidente Paolo Agnelli, per capovolgere il paradigma esistente servono uno sforzo del comparto industriale e il supporto delle istituzioni

“L’Europa ci chiede una svolta ‘green’confimi.jpg, ma per innescare la transizione verde occorre investire incentivando le aziende ad attivare nuovi processi di produzione, premiando le industrie più virtuose che già operano in economia circolare ma, soprattutto, valorizzando la produzione che deriva dal recupero e dal riciclo di materie prime: altrimenti la svolta ecologica è fine a se stessa”. Lo ha detto Paolo Agnelli (nella foto), industriale e presidente di Confimi Industria, alla luce delle continue segnalazioni che arrivano da Bruxelles sul tema.
 
Del resto, l’Europa punta ad azzerare le proprie emissioni entro il 2050 e a ridurre la produzione di CO2 del 55% entro il 2030. “Obiettivi che non possono essere raggiunti con il solo utilizzo di energie rinnovabili: serve lo sforzo dell’industria e il supporto delle istituzioni per capovolgere il paradigma esistente - spiega Paolo Agnelli - . Un piano industriale dedicato alla transizione verde, al recupero, all’utilizzo della materia prima seconda, ovvero realizzata da scarti, vuol dire anche intervenire positivamente su due dei tre maggiori ostacoli oggi esistenti per le pmi italiane: il costo dell’energia e il costo delle materie prime”.
 
“L’Italia ha già avviato con successo il recupero degli imballaggi in alluminio (65%), in plastica (90%) e in vetro (91%) – ricorda il numero uno di Confimi Industria commentando i dati dei consorzi di filiera – : molto possiamo fare ancora con il legno e la carta. Questi sforzi vanno premiati incentivando le imprese a utilizzare il materiale di seconda generazione, incentivo in valore che deve essere trasferito anche al consumatore finale”.
“La supply chain o la catena di fornitura - sottolinea Agnelli in chiusura - per essere davvero green deve poter intervenire su tutti gli anelli del processo, altrimenti rimangono solo belle parole”.

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