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A Napoli la Polizia Municipale ha sequestrato oltre 8 milioni di shopper illegali in 7 anni. Il plauso di Biorepack

where Napoli when Mar, 27/02/2024 who roberto

Il direttore Pagnozzi: i sacchetti contraffatti fanno una concorrenza assolutamente sleale e causano un grave danno economico agli operatori che agiscono nella legalità

Arriva da Biorepack il plauso buste.jpgalla Polizia municipale di Napoli dopo l’ultimo sequestro di shopper illegali avvenuto lunedì scorso: un quintale di buste sequestrate a un grossista cinese, né biodegradabili né compostabili, oltre che prive di qualsiasi certificazione di legge, pronte per essere distribuite nei mercati e negozi di Napoli a prezzi stracciati. Di sequestri simili nell’ultimo anno le Forze dell’Ordine del capoluogo campano ne hanno fatti molti altri: in media sono stati rintracciati 100 chili di buste illegali ogni tre giorni, per un totale di 120 quintali solo da febbraio 2023.
 
Le parole di Pagnozzi
“Alla Polizia municipale di Napoli vanno i nostri ringraziamenti e il nostro sostegno, per più di un motivo" spiega Carmine Pagnozzi, direttore generale di Biorepack, consorzio che all’interno del sistema Conai si occupa di promuovere il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile. "C’è ovviamente un problema economico: gli shopper illegali, spesso provenienti dall’Oriente ma anche di manifattura locale, non rispettano i requisiti stabiliti dalle normative e quindi hanno costi di produzione notevolmente inferiori rispetto a quelli a norma. I sacchetti contraffatti fanno una concorrenza assolutamente sleale e causano un grave danno economico agli operatori che agiscono nella legalità, mettendo a repentaglio lo sviluppo di una filiera che rappresenta un’eccellenza made in Italy".
 
Oltre 8 milioni di shopper illegali sequestrati
"Dal 2017 abbiamo condotto 76 operazioni che hanno portato al sequestro di circa 8,6 milioni di shopper illegali - spiega Paolo D’Errico, maresciallo del Nucleo Tutela Ambientale della Polizia municipale di Napoli, diretto dal maggiore Massimo Giobbe - pari a circa 170 tonnellate. Inoltre, abbiamo elevato sanzioni per mezzo milione di euro e deferito all’Autorità giudiziaria cinque persone per frode in commercio".
Le buste in plastica tradizionale sono ancora molto diffuse (il divieto entrò in vigore nel gennaio 2012). La Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti aveva calcolato che circa il 40% degli shopper immessi sul mercato non è a norma. Un giro d’affari illegale che ha un valore stimato tra gli 85 e i 100 milioni di euro.

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