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Anev: picco di consumi, le rinnovabili essenziali per la sicurezza energetica

where Roma when Lun, 20/07/2015 who michele

Le fonti alternative coprono oltre il 40% dei consumi; grazie ad esse il margine di riserva e flessibilità del sistema è aumentato del 20%

Il sistema elettrico registra un calo dei consumi dovuto alla crisi economica e all’efficientamento dei processi produttivi, ma contemporaneamente vede anche aumentare il picco della richiesta nel periodo estivo, principalmente dovuto all'incremento dell'uso dei sistemi di condizionamento. Per questo serve un più avanzato controllo dei flussi sulla rete, per evitare problemi di sicurezza degli approvvigionamenti elettrici. Lo sottolinea l'Anev (Associazione nazionale energia del vento), per la quale “questo nuovo scenario necessita di un adattamento” che sia in linea con gli obiettivi comunitari di riduzione delle emissioni e che riconosca alle fonti rinnovabili un ruolo essenziale.

simonetogni.jpgCrollano le fossili rispetto al picco scorso - Il nuovo record di consumi di 56,883 Gw raggiunto il 7 luglio scorso intorno alle ore 16 è stato di 61 MW maggiore del precedente record (17 dicembre 2007). “Al momento del picco - sottolinea Simone Togni, presidente Anev, ricordando i dati Terna - le fonti rinnovabili stavano coprendo il 40% di tale consumo, circa 22,750 GW, quindi le fonti fossili stavano producendo 34,130 GW in quel momento, mentre nel 2007 le fossili termoelettriche coprivano circa 40,000 GW. Quindi - aggiunge - non solo in questi otto anni la crescita delle rinnovabili ha consentito di avere benefici economici, occupazionali e ambientali estremamente significativi, ma ha consentito al nostro Paese di affrontare le modifiche dei carichi elettrici in maggiore sicurezza rispetto al passato”.

Margine maggiore grazie alle rinnovabili - Secondo l'Anev, insomma, grazie alle rinnovabili “il margine di riserva e flessibilità del sistema è aumentato del 20% e, in prospettiva, solo l'ulteriore crescita delle rinnovabili e la conseguente copertura crescente dei consumi elettrici e dei picchi estivi (periodo nel quale sole e vento sono peraltro maggiormente disponibili) potrà garantire una ulteriore maggiore sicurezza al sistema. Meglio quindi - conclude Togni - garantire la remunerazione necessaria alle rinnovabili per produrre energia elettrica pulita che sovvenzionare le fossili per restare chiuse”.

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Presidente Anev, Associazione nazionale energia del vento
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