Per tutte le accise! In Iowa hanno deciso di introdurre più tasse sull'auto elettrica
Lo Stato introdurrà un'accisa per la ricarica alla colonnina: 2,6 centesimi di dollaro per ogni kWh prelevato durante la ricarica pubblica. Analoghe iniziative in Wyoming e Mississipi
Chi ha un’auto elettrica pagherà più tasse. Lo ha deciso lo stato dell’Iowa, dove la politica locale sta introducendo un’accisa sull’elettricità per contrastare l’avvento delle automobili a batteria. È entrata in vigore il 1° luglio e prevede un sovraprezzo di 2,6 centesimi di dollaro per ogni kWh prelevato durante la ricarica, ma solo alle colonnine pubbliche. Non si applicherà invece ai rifornimenti a casa.
Accisa e imposta
I cittadini dell’Iowa con auto elettrica saranno costretti a pagare non una, ma ben due tasse sul veicolo. Si tratta di un tributo da versare allo Stato per la registrazione della vettura elettrica, pari a 130 dollari all’anno, e di un’imposta dell’1% sull’elettricità “a scelta locale”. Sulle auto a benzina si continuerà a pagare invece una sola accisa: quella sui carburanti. Tributo che, fra l’altro, risulta percentualmente più basso di quello sull’energia. Considerato infatti il prezzo di 3,7 dollari a gallone della benzina, l’attuale tassa da 30 centesimi/gallone rappresenta l’8% del totale; l’elettricità costa invece 14 centesimi/kWh e, perciò, l’accisa da 2,6 centesimi/kWh corrisponde al 18,5%.
Gli altri stati anti-EV
L’Iowa non è il primo stato a schierarsi contro le auto elettriche: il Wyoming aveva proposto di vietare la vendita di vetture a batteria dal 2035. In pratica, il contrario di quanto faranno Europa e altri Stati federati agli USA, come California, New York e New Jersey. C’è stato poi il caso del Mississippi, che ha messo nel mirino il modello di vendita di alcuni costruttori elettrici, accusati di aprire “store” invece delle concessionarie tradizionali, aggirando così alcune regole.