A2A approva il Piano Strategico al 2021 che punta su reti, ambiente e innovazione
La realizzazione del nuovo Piano consentirà investimenti nei campi dell’innovazione, della digitalizzazione e dell’efficienza energetica
Ristrutturazione del comparto termoelettrico, “rilancio” delle aree ambiente, reti e servizi energetici attraverso un’ulteriore accelerazione degli investimenti ad esse dedicati. Sono queste le linee principali del Piano Strategico 2017-2021 del Gruppo A2A che conferma l’indirizzo intrapreso nel 2015. La realizzazione del nuovo Piano contribuirà - leggiamo in una nota - a ridefinire significativamente il portafoglio di asset industriali consentendo ad A2A di cogliere in modo ancora più efficace le crescenti opportunità del mercato e di proporre su scala industriale “alcuni dei progetti, già avviati in fase sperimentale, nei campi dell’innovazione, della digitalizzazione e dell’efficienza energetica”.
Le 3R - Le principali linee di sviluppo del Piano si rinnovano nel solco dello schema iniziato con il Piano 2015-2019, secondo un parziale adeguamento delle cosiddette 3 R.
R1: Rilancio - Sono previsti investimenti complessivi pari a circa 2,75 miliardi di euro, uno sforzo significativo - completamente autofinanziato - di investimenti sul territorio per completare la trasformazione del Gruppo. Si tratta di circa 500 milioni di euro in più rispetto al precedente Piano quinquennale e circa il 50% in più di investimenti all’anno rispetto alla media 2014-2016. Il 90% circa degli investimenti saranno finalizzati al sostegno della crescita nei business regolati e quasi regolati. Tali investimenti consentiranno, nel 2021, di avere il 70% circa del Capitale Investito Netto di Gruppo in attività regolate o quasi regolate.
- Ambiente: si confermano gli ambiziosi obiettivi definiti e poi realizzati con il piano strategico precedente: è l’area che contribuirà maggiormente alla crescita complessiva. Tale crescita sarà ottenuta attraverso un incremento nell’igiene urbana (+100.000 abitanti all’anno, in linea con i risultati raggiunti nel biennio 2015-16) e della quantità di rifiuti trattati (circa il 50% in più al 2021 rispetto ai valori del 2016). L’aumento delle quantità trattate della frazione residua a valle della raccolta differenziata è previsto venga conseguito sia tramite nuovi impianti realizzati direttamente da A2A che attraverso operazioni di M&A nelle aree geografiche di riferimento. Il rilancio dell’ambiente contribuirà alla crescita del Margine Operativo Lordo di Gruppo per circa 78 milioni di euro rispetto al 2017 e permetterà di realizzare al 2021 una marginalità complessiva del segmento pari a 341 milioni di euro. All’ambiente sono destinati circa il 25% degli investimenti complessivi 2017-2021 del Gruppo.
- Reti: la Business Unit, comprendente le reti di distribuzione e il teleriscaldamento, assorbirà la maggior quota di investimenti (circa il 53% del totale) finalizzati a consolidare e rafforzare la presenza del Gruppo nei territori presidiati. Tali investimenti riguarderanno: i) la partecipazione ai bandi di gara di distribuzione gas; ii) lo sviluppo e il mantenimento delle reti di distribuzione elettrica già esistente ; iii) il potenziamento e lo sviluppo del ciclo idrico integrato. Il rilancio delle reti e del teleriscaldamento contribuirà alla crescita del Margine Operativo Lordo di Gruppo per circa 34 milioni di euro rispetto al 2017 e permetterà di realizzare al 2021 una marginalità complessiva pari a 457 milioni di euro.
- Retail: la Business Unit recepisce l’incremento maggiore rispetto al Piano precedente, da realizzarsi soprattutto tramite crescita del numero di clienti a mercato libero (+150.000 POD
all’anno). Contribuiscono alla revisione al rialzo degli obiettivi di Piano gli ottimi risultati in termini di acquisizione di nuovi clienti raggiunti nel 2015-2016; la capitalizzazione della partnership industriale con LGH particolarmente presente in questi segmenti. Il contributo alla crescita del Margine Operativo Lordo di Gruppo dell’area retail è atteso in circa 51 milioni di euro rispetto al 2017.
R2: ristrutturazione a rigenerazione del parco - L’obiettivo di ristrutturazione - fissato nel 2015 e volto a ridurre l’esposizione e ammodernare la generazione termoelettrica – nel Piano 2017-2021 viene adattato e rinnovato per il combinarsi di fattori endogeni ed esogeni; tale modifica è dettata dal raggiungimento, in anticipo sulle tempistiche, della riduzione dei costi, del processo di flessibilizzazione degli impianti e della semplificazione societaria che ha portato alla creazione di A2A gencogas. Alle efficienze interne si sono affiancate motivazioni connesse al mutamento di mercato, contingenti e non, che hanno reso evidente il ruolo di copertura flessibile del fabbisogno di energia e di servizi da parte dei CCGT (cicli combinati a gas).
R3:opzioni per il futuro - La terza R della strategia A2A prevede il consolidamento e il lancio definitivo sul mercato di alcuni dei progetti avviati sperimentalmente negli ultimi due anni su temi innovativi come le Smart City, la Green Economy e l’efficienza energetica. Rientrano in questo gruppo le iniziative di illuminazione pubblica, con il raddoppio dei punti luce a LED fino ad arrivare nel 2021 a circa 420.000 punti installati e gestiti; le attività nell’efficienza energetica, con interessanti sviluppi nelle attività di monitoraggio e nuovi progetti, in special modo nel Demand Side Management e nel Demand Response Management System. Un esempio di tale attitudine all’innovazione è il progetto Horizon 2020 denominato “Sharing Cities” cui A2A collabora su aspetti operativi per rendere la città di Milano sempre più smart.
Una delle novità più significative è l’avvio della produzione di biometano da FORSU grazie a quattro impianti che verranno dedicati a tale processo, con una quantità prevista di biometano prodotto al 2021 pari a 20 milioni di Sm3.
Sostenibilità - Sono stati inoltre confermati gli obiettivi del Piano di Sostenibilità 2016-2020 approvato lo scorso anno, a valle della definizione della Politica di Sostenibilità, che vede A2A impegnata nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU al 2030 per migliorare la qualità della vita delle persone con un ruolo di primo piano nella creazione di un’economia circolare, low carbon e basata su reti e servizi smart.
I principali obiettivi nelle 4 aree di intervento sono: nell’economia circolare raggiungere il 99% di rifiuti urbani raccolti avviati a recupero di materia o energia, il 67% di media di raccolta differenziata nei comuni serviti e l'80% dell’incidenza della capacità di recupero di materia negli impianti del Gruppo sui rifiuti urbani raccolti; nel percorso verso la decarbonizzazione ridurre del 10% l’intensità carbonica della generazione elettrica (CO2/kWh) rispetto ai livelli medi del periodo 2008 – 2012; evitare 234.000 tonnellate all’anno di emissioni di CO2 grazie al teleriscaldamento e incrementare del 100% la vendita di energia verde (rinnovabile) al segmento Mass Market (rispetto al 2015); nell’area delle reti e dei servizi smart investire 10 milioni di euro in servizi per la smart city; mantenere la performance nelle indagini di "Customer Satisfaction multi-client di riferimento" sempre superiore al 90% e raggiungere 400.000 clienti con strumenti on line; per la people innovation realizzare 15 workshop di ascolto territoriale; effettuare 4.000 visite ispettive nei cantieri stradali e coinvolgere il 20% dei dipendenti nel progetto Smart Working.