A2a, Milano e Brescia rinnovano i patti parasociali. Sala: “Non vendiamo azioni”
I due comuni controllano pariteticamente la metà del capitale azionario. Il sindaco di Milano non esclude che Brescia possa invece valutare la vendita
I Comuni di Milano e di Brescia hanno rinnovato per altri tre anni i patti parasociali in essere in relazione alle azioni A2a, attualmente controllata pariteticamente col 25% a testa da Palazzo Marino e da Brescia. Sono oggetto dell'accordo 1.566.452.642 azioni ordinarie della multiutility lombarda che rappresentano il 50,0000001117% del capitale sociale. In particolare l'accordo, sottoscritto lo scorso 30 dicembre 2013 e modificato il 20 maggio di quest'anno, si rinnova con decorrenza 1° gennaio 2017, come previsto dall'articolo 10 del patto per effetto della mancata disdetta entro il 30 settembre.
Il sindaco, Giuseppe Sala, ha inoltre smentito che il Comune di Milano sia intenzionato a vendere parte della azioni della società. “Dal nostro punto di vista - ha sottolineato Sala - "non abbiamo necessità di pensare a una riduzione delle quote, non è in programma. Si potrà vedere più avanti, ma oggi proprio non sta in nessuno dei nostri piani”. Sala comunque non ha escluso che il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, possa procedere con la cessione di una parte della quota, “per Brescia può essere utile”.
Certo che nel caso in cui Brescia “lo chiedesse, siamo soci storici, quindi potremmo anche aderire alla loro proposta, ribadendo però che per noi non è una via”, ha concluso il sindaco di Milano. Al momento tra i due primi cittadini non è stato ancora fissato un incontro per discutere di questi scenari.