Due consorzi di bonifica premiati a Ecomondo per la sostenibilità nella gestione acque
Per il presidente di Anbi Francesco Vincenzi "siamo l'esempio di innovazione. Per un territorio più bello, idraulicamente più sicuro e al servizio dell'ambiente e dell'economia"
Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive, con sede a Venezia Mestre, si è aggiudicato il primo premio "Sviluppo sostenibile", assegnato dall'omonima Fondazione e da Ecomondo; da quando il premio, giunto alla 9° edizione, è stato istituito, sono oltre 1.300 le aziende della "green economy made in Italy", che vi hanno partecipato.
L'obiettivo è premiare realtà "capaci di coniugare qualità ambientale e competitività industriale, particolarmente distintesi per attività ed impianti, che producano rilevanti benefici ambientali, abbiano un contenuto innovativo, positivi effetti economici e occupazionali ed abbiano un potenziale di diffusione".
L'importante riconoscimento, cui è stata conferita la medaglia d'oro del Presidente della Repubblica, è stato assegnato ad "Acque Risorgive" nella categoria "Tutela e gestione delle acque", premiando gli interventi realizzati "per la riqualificazione del reticolo idrografico del bacino della Laguna di Venezia attraverso la valorizzazione integrata di processi naturali di fitodepurazione, di salvaguardia ed espansione delle zone umide e della biodiversità, nonché di messa in sicurezza del territorio dai rischi di alluvioni".
Le aziende vincitrici nelle altre due sezioni ("Economia circolare" e "Mobilità sostenibile") sono 3C Filati di Prato ed Enel. Riconoscimenti sono poi stati assegnati a altre 27 realtà, nove per settore, ritenute le migliori nella loro categoria. Tra queste anche il Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena); "per avere realizzato e gestito - recita la motivazione - un’infrastruttura verde utilizzando una cassa di espansione nel bacino del fiume Panaro, con un volume di invaso di circa 800.000 mc, attivando sia una capacità di laminazione delle piene, sia un bacino d'acqua quale riserva irrigua, nonché una zona umida di particolare pregio naturalistico e fruibile(un SIC per la direttiva Habitat e una ZPS per la direttiva uccelli). Il progetto innovativo, multifunzionale ed integrato, unisce buoni risultati ambientali, con riduzione dei rischi di alluvioni e vantaggi per l'agricoltura ed è pertanto replicabile."
"Questi prestigiosi riconoscimenti - commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) - testimoniano come i Consorzi di bonifica siano anche fucina di innovazione applicata, coniugando le migliori pratiche e la multifunzionalità nell'utilizzo efficiente di una risorsa indispensabile, quale l'acqua. I Consorzi di bonifica italiani sono un modello studiato nel mondo, perché affondano le radici nella storia, applicando i principi dell'autogoverno e della sussidiarietà, ma sanno guardare al futuro, interpretando tempestivamente i cambiamenti nell'interesse del territorio e delle sue comunità."