Iren/2. Tempo di bilanci. Crescono nel 2020 gli investimenti, in calo i ricavi
Realizzati 685 milioni di euro di investimenti, in crescita del 30,7% rispetto al 2019. I ricavi sono calati del 12,8%, principalmente per effetto del calo dei prezzi delle commodities
Il Consiglio di Amministrazione di Iren ha approvato i risultati al 31 dicembre 2020: ricavi in calo, margini in crescita e forte incremento degli investimenti. In particolare, il Gruppo ha realizzato 685 milioni di euro di investimenti, in crescita del 30,7% rispetto al 2019. Di questi, “350 milioni di euro sono stati investiti su progetti inerenti la multi-circle economy, evidenziando l’attenzione che il Gruppo dimostra nei confronti dell’ambiente e dei suoi territori e garantendo un importante sostegno in un periodo di estrema complessità”, ha sottolineato il Presidente Renato Boero.
Calano invece i ricavi, pari a 3,7 miliardi di euro, in riduzione del 12,8% per effetto principalmente del calo dei prezzi delle commodities, del clima mite e degli effetti del lockdown in seguito alla pandemia Covid-19. Il Gruppo ha registrato un Ebitda di 927 milioni di euro, in crescita dell’1,1% “evidenziando la solidità del modello di business e l’efficacia della strategia del Gruppo”, come sottolineato da Bianco. Il CdA proporrà all’Assemblea dei Soci un dividendo in incremento del 2,7% a 0,095 euro per azione, a dimostrazione della capacità del Gruppo di creare valore e condividerlo con gli Azionisti: una crescita che segue i significativi incrementi della cedola degli scorsi anni e l’ulteriore previsione di crescita della stessa fino al 2025.
Al netto degli effetti straordinari, l’Ebitda sarebbe infatti in crescita di 49 milioni di euro (+5,7%) con un miglioramento della marginalità delle business unit Mercato (+33,1%), Ambiente (+9,6%) e Reti (+0,9%) che hanno completamente assorbito la flessione della business unit Energia (-16,7%). “Il 2020 è stato un anno caratterizzato sia da una crescita organica pari a 40 milioni di euro sia da importanti operazioni di M&A come I.Blu e Unieco che, contribuendo per ulteriori 11 milioni di euro all’Ebitda, ci hanno consentito di estendere i servizi ambientali a nuovi territori e diventare il primo operatore nella filiera della plastica in Italia”, ha concluso Boero. In questo contesto, il Gruppo ha registrato un utile di 235 milioni di euro, in linea con quello dello scorso anno (236 milioni) e rafforzato ulteriormente la propria base clienti nei settori energetici (1,877 milioni di clienti), in aumento di oltre 60.000 unità rispetto al 31/12/2019.