Il pacchetto antismog di Bruxelles. Molti Paesi Ue ancora indietro
L’inquinamento della Pianura Padana è uno dei casi più drammatici in Europa, sebbene le politiche europee abbiano ridotto molto le concentrazioni di particolato, anidride solforosa, piombo, ossidi di azoto, benzene
Molti Stati membri dell’UE non si sono ancora conformati alle norme europee sulla qualità dell’aria e, in generale, gli orientamenti sull'inquinamento atmosferico dell’Organizzazione mondiale della sanità delle Nazioni Unite non vengono osservati.
Sussistono problemi importanti, come nel caso dell’inquinamento della pianura padana, sebbene la politica in materia di qualità dell’aria dell’UE abbia portato a riduzioni significative delle concentrazioni di inquinanti nocivi come il particolato, il biossido di zolfo (o anidride solforosa, principale causa delle piogge acide), il piombo, gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio e il benzene. Il particolato sottile e l’ozono, in particolare, continuano a presentare gravi rischi per la salute: i limiti di sicurezza relativi a queste sostanze vengono regolarmente superati. In molte regioni e città le norme e gli obiettivi dell'UE in materia di qualità dell’aria non sono rispettati; a farne le spese è la salute dei cittadini, con un aumento dei costi per l’assistenza sanitaria e per l’economia.
Si stima che il totale delle esternalità sanitarie derivanti dall'inquinamento atmosferico per la società sia dell’ordine di 330.940 miliardi di euro all’anno. La situazione è particolarmente grave nelle aree urbane, dove oggi risiede la maggioranza dei cittadini europei.
Il pacchetto adottato oggi è il risultato di una revisione approfondita della politica in materia di qualità dell'aria, avviata all’inizio del 2011.
Per saperne di più:
Il progetto di proposta e lo studio (con le cifre per gli Stati membri): ec.europa.eu/environment/
Schede informative:
ec.europa.eu/environment/
www.eea.europa.eu/themes/air
www.eea.europa.eu/publications/
ec.europa.eu/environment/air/
Orientamenti sulla qualità dell’aria dell'Organizzazione Mondiale della Sanità:
www.who.int/phe/health_topics