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Riscaldamento, impianti da biomassa legnosa: Regione Lombardia approva le nuove disposizioni

where Milano when Ven, 15/10/2021 who roberto

Entreranno in vigore da agosto 2022. Si applica a tutti gli impianti termici civili alimentati da biomassa legnosa, con potenza al focolare fino a 3 MW

La Giunta di Regione Lombardialegnapellet.jpg ha approvato una delibera che contiene le disposizioni per l’installazione, l’esercizio, la manutenzione, il controllo e l’ispezione degli impianti termici alimentati da biomassa legnosa. Le norme entreranno in vigore ad agosto 2022, data d’inizio della stagione termica 2022-2023.
 
Impianti inclusi dal provvedimento
- Il provvedimento si applica a tutti gli impianti termici civili alimentati da biomassa legnosa presenti in Lombardia, con potenza al focolare fino a 3 MW. Ha l’obiettivo d’incrementare l’efficienza energetica nel settore civile e ridurre le emissioni. Tra gli impianti inclusi nella delibera ci sono anche quelli per la produzione centralizzata di acqua calda sanitaria e quelli di uso domestico, utilizzati anche per la cottura dei cibi, come termo-cucine e cucine economiche.
 
Gli apparecchi esclusi  
Sono invece esclusi nel provvedimento gli impianti: con potenza termica al focolare inferiore a 5 kW, a meno che, nella stessa unità immobiliare, siano presenti più apparecchi la cui potenza, sommata, dia un valore uguale o superiore a 5 kw; utilizzati per alimentare reti di teleriscaldamento e per processi produttivi di natura imprenditoriale; usati per manifestazioni temporanee quali fiere, mercati o feste patronali.
 
Requisiti e scadenze 
Oltre agli ambiti di applicazione, gli allegati alla delibera contengono: definizioni tecniche, competenze e “targatura degli impianti”. Indicano inoltre quali sono i documenti dell’impianto, i requisiti per l’installazione e la messa in esercizio; i nuovi requisiti e le scadenze per l’installazione, che sono: a decorrere dal 15 ottobre 2022, nel caso d’impianti a biomassa in sostituzione di quelli alimentati a metano, Gpl, o altra risorsa energetica che non sia la biomassa legnosa stessa; e a decorrere dal 15 ottobre 2024, per precisi requisiti indicati negli allegati. Il provvedimento è destinato in via prioritaria a tutti coloro che utilizzano, istallano, manutengono, controllano e ispezionano tali impianti a biomassa legnosa usati per la climatizzazione degli edifici e, o, per la produzione di acqua calda sanitaria ed eventualmente per la contestuale cottura dei cibi in ambito domestico.
 
“Entrambe le delibere - precisa l’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo - riguardano aspetti puntuali, che non esauriscono tutta la problematica sottesa a questa tipologia di riscaldamento e alle ripercussioni che ha sulla qualità dell’aria. Da ciò è nata la
necessità di approfondire e approvare una disciplina organica, più esaustiva e che favorisce la registrazione nel Catasto regionale (Curit) degli impianti a biomassa, la gran parte dei quali non è ancora accatastata”. “Il testo odierno – conclude l’assessore – mira a migliorare la situazione, riconoscendo anche il ruolo dello spazzacamino per la pulizia della canna fumaria ma, nello stesso tempo, pone le basi per promuovere gli impianti a bassissime emissioni. Infine, fornisce delle linee guida per sensibilizzare gli utenti sulla corretta gestione degli impianti, contrastare il rischio
di incendi e tutelare la salute e l’ambiente”.

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