Mobilità che cambia. Il trasporto pubblico locale vuole essere inserito tra le imprese energivore
L'appello è lanciato da ASSTRA, l'associazione trasporti, al Forum nazionale dell’innovazione nel trasporto collettivo a Key Mobility in vista dell’elettrificazione della mobilità
Comprendere le aziende di trasporto pubblico locale nel novero delle imprese energivore. È l'appello lanciato da ASSTRA, l'associazione trasporti, al Forum nazionale dell’innovazione nel trasporto collettivo a Key Mobility. “La lotta per l'ambiente va fatta sostenendo il trasporto pubblico – ha detto il presidente Andrea Gibelli – considerati i rilevanti consumi attuali e prospettici di energia elettrica delle nostre imprese anche in considerazione della positiva spinta verso il sistema elettrico”. “La manovra economica 2020 non va purtroppo in questa direzione - ha aggiunto - perché prevede l'eliminazione del rimborso dell'accisa sul gasolio per autobus Euro 3 e Euro 4”.
ASSTRA, pur condividendone la finalità, parla del rischio di un autogol per l'ambiente. Il taglio comporterà un aggravio fiscale di 60 milioni di euro annui per le aziende del settore e il finanziamento pubblico è vincolato esclusivamente all'elettrico, all'idrogeno e al metano. Occorre ricordare - fa notare ancora l'associazione - che il sistema autobus elettrico (mezzo+infrastruttura) costa oltre due volte un Euro6 a gasolio (oltre 500mila euro contro 200mila), senza contare che necessita di un tempo di ricarica più lungo.
“È di primaria importanza – conclude Gibelli – coniugare le ambizioni di riduzione delle emissioni con quelle di abbassamento dell'età media del parco autobus italiano. Senza questa gradualità si rischia di mettere in atto un piano di rinnovo della flotta da 3,7 miliardi, che tra 15 anni avrà immatricolato solo 19.886 autobus, a fronte dei 53.173 autobus necessari per arrivare al 2033 con una flotta giovane”. Il forum, alla sua prima edizione, era dedicato all’innovazione in ambito energetico per aprire uno spazio di confronto in merito alle fonti di trazione a ridotto impatto ambientale per il trasporto collettivo, al miglioramento delle performance ambientali e alle prospettive economiche che l’evoluzione tecnologica sta aprendo.