Greenpeace accusa. “Le maggiori compagnie indagate per violazione dei diritti umani”
Inchiesta nelle Filippine per i danni dai cambiamenti climatici
La Commissione per i diritti umani delle Filippine ha aperto un'inchiesta che potrebbe mettere sul banco degli imputati le maggiori compagnie dei combustibili fossili, accusate degli impatti dei cambiamenti climatici, come gli eventi meteorologici estremi. È la prima indagine al mondo sui diritti umani che vede imputati i grandi inquinatori. Tra le cinquanta compagnie sotto inchiesta compaiono le italiane Eni ed Italcementi, insieme a ExxonMobil, Bp, Shell e Chevron. Secondo Greenpeace, queste compagnie “fanno tutte parte delle novanta realtà considerate responsabili della maggior parte delle emissioni di CO2 e di metano, come ha mostrato la ricerca "Carbon Majors", pubblicata nel 2014 dopo aver superato il vaglio della peer review”. La Commissione per i diritti umani delle Filippine ha aperto l'inchiesta in seguito a una petizione promossa da Greenpeace insieme ad altre 14 organizzazioni che ha raccolto oltre centomila firme.
"L'iniziativa rappresenta un punto di svolta nella lotta contro i cambiamenti climatici ", afferma Kumi Naidoo, direttore esecutivo di Greenpeace International. "Si apre un nuovo filone nella battaglia contro le compagnie dei combustibili fossili, responsabili dei disastri causati dal riscaldamento globale. Ci auguriamo che altre commissioni per i diritti umani in tutto il mondo intraprendano inchieste analoghe".
La ricerca di Greenpeace è a questo indirizzo: climateaccountability.org