Pastone petrolifero. L’utile monstre di Exxon, la petroliera in avaria, il distributore abusivo in Puglia e tanto altro
È stato domato un incendio in una raffineria vicino Stoccolma, mentre in Italia si è dimesso l’ad di Ansaldo Energia
ExxonMobil, utile record
ExxonMobil ha chiuso il 2022 con un utile pari a 55,74 miliardi di dollari, in forte rialzo rispetto ai 23,04 miliardi di dollari del 2021. Lo rende noto il gruppo petrolifero Usa in un comunicato. Nel quarto trimestre dell'anno l'utile si attesta a 12,75 mld di dollari, in rialzo rispetto ai 8,87 mld di dollari nel quarto trimestre del 2021.
Egitto: petroliera in avaria nel Canale di Suez
La petroliera Grace Emilia, battente bandiera delle Bahamas, ha subito un'avaria al motore mentre attraversava il Canale di Suez. Lo ha detto Geroge Safwat, portavoce dell'Autorità del Canale di Suez (Sca) ai media egiziani, spiegando che il danno subito dalla nave non ha modificato il traffico marittimo attraverso il canale. Circa un mese fa un'altra nave che trasportava grano proveniente dall'Ucraina si è arenata mentre attraversava il Canale di Suez, ma anche in questo caso è stata rimessa a galla senza ostacolare il traffico. Il timore, quando si verificano incidenti simili, è che si possa ripetere il blocco del traffico del canale causato per sei giorni nel 2021 dall'avaria della gigantesca portacontainer Ever Given. Dal Canale di Suez passa il 10% del commercio marittimo mondiale.
Svezia: incendio in una raffineria
È stato domato un incendio nella raffineria petrolifera di Nynashamn, a una cinquantina di chilometri a sud di Stoccolma. Sei persone hanno ricevuto cure mediche, una è stata portata in ospedale, secondo quanto riportato dalla Tv di servizio pubblico svedese, Svt. La portavoce dei vigili del fuoco Cecilia Lundfelt ha detto a Svt che "le fiamme hanno bruciato greggio e che non sono stati registrati danni ad immobili, perché le fiamme si sono sviluppate all'esterno. La polizia ha aperto un'indagine per cercare di stabilire le cause dell'incendio.
Carburanti: scoperto distributore abusivo nel foggiano
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno scoperto un impianto abusivo nascosto in un capannone nelle campagne di Cerignola (Foggia). I militari, insospettiti dal traffico rilevato in una zona agricola solitamente poco frequentata, hanno monitorato i movimenti delle auto e hanno scoperto che veniva gestito con radio ricetrasmittenti. All'esterno del capannone era presente un cartello con l'indicazione "1,40" corrispondente al prezzo di vendita del gasolio di un euro al litro praticato dalle due persone individuate come presunti gestori, entrambi denunciati alla Procura della Repubblica di Foggia.
L'impianto abusivo, consistente in 3 pistole erogatrici collegate tramite pompe con contalitri a due serbatoi da 1.000 litri ciascuno, è stato sequestrato così come i 2.000 litri di gasolio agricolo, all'incasso del giorno e a 14 fusti metallici utilizzati per trasportare il carburante.
Ansaldo Energia: si è dimesso l'amministratore delegato e dg Marino
Il cda Gruppo Ansaldo Energia, attivo nel campo della generazione elettrica e della transizione energetica (Gruppo Cdp) ha preso atto della lettera con cui Giuseppe Marino ha formalizzato le proprie dimissioni da Amministratore Delegato e Direttore Generale per cogliere nuove opportunità professionali. Giuseppe Marino rimarrà in carica fino al 31 marzo 2023, termine entro il quale continuerà a lavorare alla finalizzazione della manovra finanziaria.
Ghirra (Verdi Sinistra) interroga Pichetto su accordo governo-Algeria
Francesca Ghirra, deputata dell'Alleanza Verdi Sinistra, ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, "per conoscere i contenuti dell'accordo del governo italiano con l'Algeria per lo studio e la realizzazione del gasdotto Galsi, che dovrebbe trasportare, oltre a metano, idrogeno, ammoniaca ed elettricità" e "per capire se il progetto del nuovo Galsi, che si basa sulla dipendenza da fonti energetiche algerine, possa essere un'opera opportuna all'interno dell'attuale contesto geopolitico internazionale". Lo si legge in una nota.
"I nostri dubbi erano tanti sulla dorsale sarda, ma sono persino maggiori sulla riesumazione del Galsi - afferma la parlamentare rossoverde -. Ci chiediamo se le riserve algerine possano garantire il fabbisogno e l'approvvigionamento di gas anche in funzione delle tempistiche di realizzazione del metanodotto o se non sia più utile, piuttosto, impiegare le ingenti risorse che comporterà la realizzazione dell’opera per investimenti diretti al settore delle energie rinnovabili, a sostegno di una nuova economia basata sull'innovazione, la ricerca e lo sviluppo di tecnologie che garantiscano occupazione anche in funzione degli obiettivi dall'Agenda europea sui cambiamenti climatici".