Raffinerie. Ufficiale: Moratti cede il 35% di Saras al colosso svizzero-olandese Vitol
L'accordo prevede un prezzo pari a 1,75 euro per azione, che implica una capitalizzazione di Saras di circa 1,7 miliardi di euro. La compagnia sta trattando anche il rigassificatore Gnl di Porto Viro
È ufficiale. La famiglia Moratti ha venduto il 35% di Saras al gruppo petrolifero svizzero-olandese Vitol. Le voci di un accordo giravano da giorni e adesso è arrivata la conferma. L'intesa segna la fine di un'era, a 62 anni dalla fondazione della società di raffinazione da parte di Angelo Moratti, come sottolinea il presidente e amministratore delegato di Saras, Massimo Moratti. L'accordo prevede un prezzo pari a 1,75 euro per azione, che implica una capitalizzazione di Saras di circa 1,7 miliardi di euro.
L’operazione
A vendere sono le holding che hanno in cassaforte le partecipazioni: Massimo Moratti Sapa di Massimo Moratti, Angel Capital Management (Acm) di Angelo Moratti (figlio di Gianmarco Moratti e Lina Sotis) e Stella Spa di Gabriele Moratti figlio di Gianmarco e di Letizia Moratti). La società Acm si è impegnata a vendere al colosso del trading di greggio le eventuali azioni di Saras che Acm potrebbe ricevere sulla base dell’esistente contratto derivato di funded collar, avente ad oggetto circa il 5% del capitale azionario di Saras. Al completamento dell’operazione, Vitol disporrà di oltre 800mila barili al giorno di capacità di raffinazione in sette raffinerie, 4 GW di produzione di energia termica e oltre 1,4 GW di generazione di energia rinnovabile.
Che cosa fa Vitol
Fondata a Rotterdam nel 1966 da Henk Viëtor e Jacques Detiger, la società olandese di commercio di commodity (petrolio e minerali) con sede a Ginevra in Svizzera ha una lunga storia di investimenti in infrastrutture energetiche in tutto il mondo, dalla produzione e raffinazione del petrolio alle energie rinnovabili e allo stoccaggio di CO2. Questa operazione rappresenta per Vitol un'opportunità di investire in un asset di alta qualità, ben posizionato per soddisfare le esigenze energetiche attuali e future in Italia e in Europa. La compagnia spedisce più di 350 milioni di tonnellate di petrolio greggio all'anno e controlla 250 superpetroliere e altre navi per spostarlo in tutto il mondo. In media gestisce più di 7 milioni di barili al giorno di petrolio e prodotti - più o meno equivalenti al consumo giornaliero del Giappone - il terzo consumatore mondiale di petrolio dopo gli Stati Uniti e Cina. Attraverso le sue consociate interamente controllate Arawak Energy Limited e Vitol E&P, ha interessi in vari progetti di esplorazione e produzione in tutto il mondo. Arawak Energy produce petrolio e gas in Ucraina, Kazakistan e Azerbaigian, mentre Vitol E&P detiene un portafoglio di attività di esplorazione e sviluppo lungo il margine di trasformazione dell'Africa occidentale in Ghana e Costa d'Avorio. Quanto allo stoccaggio, Vitol dispone circa di 16 milioni di metri cubi di capacità di stoccaggio in tutto il mondo.
Vicina anche a Adriatic Lng
Ma non solo Sarroch ma anche Adriatic Lng, il rigassificatore di al largo di Porto Viro, joint venture al 70% da ExxonMobil, al 23% da Qatar Petroleum e al 7% da Snam. È ormai una questione di giorni la probabile firma dell’accordo per la cessione della più grande infrastruttura energetica del Paese che assicura il 12% dei consumi nazionali. Dopo l’improvviso stop alla trattativa con gli americani di BlackRock, ExxonMobil e Qatar Energy stanno ora per chiudere l’accordo per uscire da Adriatic Lng (la società proprietaria dell’infrastruttura da 9 miliardi di metri cubi l’anno) vendendo le loro quote a Vtti Energy Partners, la cordata composta dalla multinazionale olandese Vitol insieme con il fondo australiano Ifm e Adnoc. A dare l’accelerata alle trattative è stata l’offerta salita a 750-800 milioni di euro.
Le parole di Moratti
“Dopo 62 anni dalla sua fondazione avvenuta ad opera di mio padre, con i miei nipoti Angelo e Gabriele ed i miei figli Angelomario e Giovanni, ho ritenuto che la miglior garanzia per il futuro successo della raffineria di Sarroch fosse l’aggregazione con un primario operatore industriale del settore energetico globale, quale è Vitol, dotato di risorse relazionali, finanziarie e manageriali necessarie per competere nell’attuale contesto di mercato internazionale”, commenta Massimo Moratti, presidente e amministratore delegato di Saras, che aggiunge: “Pertanto, ritengo che, questa operazione sarà positiva per tutti gli azionisti, per le maestranze, per i clienti e tutti gli altri stakeholders, che ringrazio per la fiducia che ci hanno sempre accordato. Oggi Saras è una società solida e profittevole, leader nell’intero bacino del Mediterraneo, e auguriamo a Vitol di poter espandere i successi fino ad ora conseguiti”.
Le parole dell’ad di Vitol
Russell Hardy, amministratore delegato di Vitol, ha dichiarato: "La nostra ambizione è quella di investire in una forte società italiana nel settore dell’energia, gestita da un management locale autonomo e supportata dall'esperienza e dall’accesso al mercato di Vitol. Apprezziamo l'importanza di Saras in Sardegna, e nel paese più in generale, e ci impegniamo a portare avanti l'eredità della famiglia Moratti di gestione diligente, operazioni sicure e supporto alla comunità locale e ai dipendenti. Le attività di Saras sono ben complementari al core business di Vitol e questa Operazione rafforzerà la sicurezza energetica europea e migliorerà l'approvvigionamento di un impianto chiave nel settore energetico europeo".