Althesys: urgente investire in nuove centrali rinnovabili
Lo ha sottolineato l’economista Alessandro Marangoni, ceo di Althesys, nel corso del convegno “L’Italia e le energie rinnovabili” organizzato da Enel
Per raggiungere gli obiettivi sfidanti al 2030 previsti per le rinnovabili dalla Strategia Energetica Nazionale l’Italia ha bisogno di dare un nuovo slancio agli investimenti. Altrimenti si rischia di restare con poca corrente elettrica; e, in assenza di investimenti, potremmo trovarci a dover affrontare serie criticità in tema di sicurezza energetica. L’overcapacity, la “sovraccapacità” di elettricità, è dunque un ricordo del passato. Lo ha detto Alessandro Marangoni (nella foto), ceo di Althesys, il think tank che analizza l’economia dell’energia, dell’ambiente e delle utility, nel corso dell’incontro “L’Italia e le energie rinnovabili”, organizzato a Roma da Enel.
La SEN indica un target delle FER sui consumi finali lordi al 2030 del 55%. “Per raggiungere gli obiettivi - ha detto Marangoni - occorre adottare un disegno di regole che permetta di integrare le energie come l’eolico o il fotovoltaico nel mercato elettrico e occorre l’adozione di contratti di lungo periodo, che offriranno nuove opportunità di crescita, specie per quelli di grande taglia nel medio-lungo termine”.
“Gli investimenti nelle rinnovabili - ha aggiunto l'economista- sono necessari non solo dal punto di vista ambientale, nel rispetto dunque degli accordi di Parigi sulla riduzione delle emissioni climalteranti, ma soprattutto da quello economico. L’industria italiana è tra i leader e si sta sviluppando nel mondo. Secondo i dati dell’Irex Annual Report 2017, il nostro Paese l’anno scorso ha investito 7,2 miliardi di euro, di cui quasi tre quarti all’estero. Ora deve tornare ad investire anche in Italia”.
E questi investimenti non possono che essere nelle rinnovabili. Un Paese che è in ritardo in questo settore, come la Francia, si trova oggi a fare i conti con un parco impianti (nucleare) obsoleto che rischia di non essere più in grado di garantire il fabbisogno energetico e a dover diventare importatore di energia dopo essere stato per decenni il principale esportatore in Europa.