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Il Biogasfattobene si propone in Europa come soluzione per un'agricoltura sostenibile

where Braunschweig (Germania) when Mer, 06/06/2018 who roberto

Il caso dell'azienda agricola Palazzetto di Grumello Cremonese (CR): con Biogasfattobene in 10 anni +49% resa per ettaro -16% consumo carburante -20% consumo di acqua e 4 t di emissioni CO2 evitate

Trasformare il settore agricolo e biogasfattobene.jpgzootecnico da produttore di emissioni climalteranti in atmosfera ad agente neutro o, addirittura, in uno strumento attivo di sottrazione dell'anidride carbonica. È questo l'ambizioso traguardo che si pone il Consorzio Italiano Biogas mediante il modello Biogasfattobene, che molte aziende agricole italiane associate al CIB stanno già applicando. Una di queste è l'azienda agricola Palazzetto di Grumello Cremonese (CR), i cui risultati analizzati dal CRPA di Reggio Emilia, in termini di potenziamento dell'attività e riduzione dell'impatto ambientale, sono stati presentati nei giorni scorsi a Braunschweig, in Germania, nel corso del simposio internazionale "Soil organic matter management in agriculture Assessing the potential of the 4per1000 initiative" sulla gestione della sostanza organica nei suoli agricoli, ispirato dall'iniziativa internazionale 4 pour Mille.
 
A partire dal 2009, con l'installazione dell'impianto a biogas e l'introduzione dei doppi raccolti, l'azienda agricola Palazzetto ha sensibilmente aumentato il raccolto di mais da foraggio, che è passato dalle 65 tonnellate per ettaro di solo mais a oltre 100 tonnellate per ettaro in doppio raccolto, arrivando a coprire più del 70% degli oltre 250 ettari di terreno per tutto l'anno. Nel contempo, i capi di bovini da latte sono passati da 200 a 300. Grazie all'utilizzo del digestato come fertilizzante naturale, si è rilevato negli ultimi 10 anni un incremento del carbonio organico nel suolo compreso tra 0,5 e 1 tonnellata per ettaro, pari a 4 tonnellate di emissioni di CO2 evitate. Queste pratiche, unite a tecniche di agricoltura di precisione e semina su sodo o con minima lavorazione, hanno comportato un aumento del 49% della resa produttiva per ettaro, permettendo di ridurre del 16% i consumi di carburante per la movimentazione di macchine agricole e del 20% l'uso di acqua irrigua.
 
"Il caso dell'azienda associata Palazzetto - dichiara Piero Gattoni, presidente CIB - dimostra che un'attività agricola con integrato un impianto a biogas/biometano che applica il modello Biogasfattobene, aumentando l'utilizzo dei terreni con i doppi raccolti e adottando tecniche di lavorazione avanzate e conservative, può ridurre le emissioni e stoccare al suolo carbonio organico immediatamente disponibile per la pianta, neutralizzando così la propria impronta di carbonio".
"I doppi raccolti non sottraggono spazio al food - precisa Gattoni - , indipendentemente dalla loro tipologia e dal loro contenuto amidaceo, poiché si tratta di raccolti aggiuntivi che permettono di accrescere le produzioni agrarie in modo sostenibile per rispondere ai nuovi mercati della bioeconomia. I raccolti aggiuntivi fertilizzati con digestato contribuiscono a migliorare la fertilità del suolo, favorendo lo stoccaggio del carbonio organico, diminuendo l'apporto di chimica nei campi, non solo perché diminuisce l'utilizzo di fertilizzanti di sintesi, ma anche di antiparassitari e diserbanti. Infine, favoriscono la resilienza del suolo rispetto ai fenomeni negativi di erosione e dilavamento dei terreni".

La 4 pour Mille Initiative, nata nel 2015 contesto di COP21 a Parigi, è un'iniziativa che mira a innescare una transizione dell'agricoltura tradizionale verso modelli più eco-sostenibili e che muove dal ragionamento secondo il quale basterebbe aumentare del 4 per mille all'anno lo stoccaggio di carbonio nel suolo per compensare le emissioni in atmosfera del settore primario. 

immagini
biogasfattobene
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