Calano i consumi elettrici ad agosto. Crolla l’idroelettrico, tiene solo il fotovoltaico
Dai dati Terna emerge che la crescita della produzione fotovoltaica (+7,4%); in flessione fonte idrico (-42,2%), eolico (-15,3%) e geotermico (-1,5%)
Sono diminuiti in agosto i consumi elettrici italiani, ed rispetto a un anno fa è in forte calo il ricorso alle rinnovabili, a causa della siccità che ha fortemente compromesso la produzione idroelettrica, quasi dimezzata. Lo rilevano i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, secondo i quali l’Italia ha consumato complessivamente 25,9 miliardi di kWh di energia elettrica, un valore in diminuzione del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2021. Nei primi otto mesi del 2022, la richiesta di energia elettrica in Italia è in crescita del 2% rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+1% il valore rettificato).
Cresce solo il fv, male anche l’eolico
Il mese scorso la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’89,3% con la produzione nazionale e per la quota restante (10,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 23,4 miliardi di kWh (+1,1%). Le rinnovabili hanno coperto il 34,5% della domanda elettrica nazionale. In crescita le produzioni da fonte termica (+17%) e fotovoltaica (+7,4%). In flessione le produzioni da fonte idrica (-42,2%), eolica (-15,3%) e geotermica (-1,5%). Per quanto riguarda, infine, il saldo import-export, la variazione è pari a -25,2%, con una diminuzione dell’import (-21,1%) e una crescita dell’export (+34,9%).
Forte calo al sud
Nel dettaglio, agosto ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile superiore di circa 0,6 °C rispetto ad agosto del 2021. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura, risulta in calo del 3,6%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di agosto è risultata ovunque negativa: -0,8% al Nord, -3,6% al Centro e -5,2% al Sud e nelle isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica di agosto, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in flessione rispetto a luglio (-1,6%). L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, registra una flessione del 15,2% rispetto ad agosto del 2021. Positiva la variazione solamente del comparto della chimica.