Geotermia: in Toscana il Consiglio regionale definisce le aree non idonee
La non idoneità fa riferimento all'impianto nella sua complessiva filiera di estrazione (pozzo) ed utilizzo della risorsa
Licenziata a maggioranza la modifica al Piano ambientale ed energetico della Toscana (Paer), per l'individuazione delle aree non idonee (Ani) all’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte geotermica. Si tratta, infatti, di una nuova adozione dello stesso piano presentato nella scorsa legislatura, ad eccezione della relazione ambientale e la sintesi non tecnica, che erano state pubblicate in modo incompleto.
La non idoneità alla realizzazione su un territorio fa riferimento all'impianto nella sua complessiva filiera di estrazione (pozzo) ed utilizzo della risorsa (centrale), non si riferisce alle infrastrutture di collegamento quali linee elettriche, termodotti, strade. Il tema della non idoneità non investe l'intera fase della ricerca: le limitazioni sono soltanto quelle eventualmente imposte in sede di valutazione di impatto ambientale (Via), anche perché per la risorsa geotermica, diversamente dalle altre fonti (sole, vento, biomassa, acqua, ecc.), è fondamentale conoscere nel dettaglio le caratteristiche del campo geotermico e del fluido stesso e quindi determinare se sia praticabile lo sfruttamento della risorsa e, in caso positivo, stabilire tipologia e potenza degli impianti. Le Ani non possono “in alcun modo limitare l'ambito della ricerca mineraria”. La proposta di modifica al Paer contiene uno specifico allegato che andrà ad individuare le aree non idonee costituendo una sorta di inquadramento delle vincolistiche a tutela del paesaggio, dell’ambiente e della produzione agricola, e “offrendo ai potenziali produttori un quadro certo e chiaro di riferimento per orientare le scelte localizzative degli impianti”. Considerato che la modifica del Paer produce effetti territoriali e comporta variazioni agli strumenti della pianificazione territoriale e urbanistica, i criteri individuati dovranno essere coerenti con il Piano di Indirizzo Territoriale (Pit).
Le concessioni
Attualmente, le concessioni geotermiche in essere sono nove, tutte intestate ad Enel Green Power Spa; comprendono 34 centrali (37 gruppi di produzione) con una potenza installata netta di 761 MW (916 MW di potenza installata lorda), cui si andranno ad aggiungere i 20 MW, autorizzati ma non ancora in esercizio, della nuova centrale Monterotondo”. La produzione è pari a circa 5,8miliardi di Kwh, il 30 per cento dell'energia elettrica totale prodotta in Toscana. Le nove concessioni si estendono sul territorio di 17 Comuni delle province di Pisa, Siena e Grosseto. Sono sviluppate inoltre attività di ricerca, anche da parte di società diverse da Enel, per iniziare la produzione di energia elettrica da media entalpia: i permessi di ricerca in corso sono 18, per tre permessi è stato effettuato il riconoscimento della risorsa (si sta aspettando che le società presentino istanza di concessione), mentre in due casi è in corso il procedimento per il rilascio della concessione; sono inoltre presenti sul territorio regionale cinque permessi “pilota” di competenza statale e quattro nuove istanze di permessi ordinari. Il Paer attualmente in vigore prevede un incremento della potenza geotermoelettrica in Toscana (basato per lo più sullo sviluppo degli impianti a media entalpia) pari a circa 150 MW, così come ipotizzato dalle previsioni del Burden Sharing per la nostra regione.