Il no all’eolico - Tredici associazioni ambientaliste chiedono di non assegnare nuovi incentivi
Inviata una lettera aperta ai ministri Zanonato, Orlando e Bray
Una lettera con una ferma richiesta di moratoria per nuove centrali eoliche è stata inviata da tredici associazioni ambientaliste ai ministri Zanonato, Orlando e Bray. Le associazioni intervengono a proposito del provvedimento annunciato dal Ministro dello Sviluppo economico per dilazionare parzialmente gli oneri che gravano sulle bollette di famiglie e imprese italiane a causa degli incentivi alle rinnovabili elettriche.
“Se il Governo intende intervenire per attenuare questo aggravio dei costi, noi concordiamo con questa finalità, ma osserviamo - si legge in una nota - che prima ancora di cambiare tempi e regole per il pagamento degli incentivi già assegnati occorre smettere di assegnarne di nuovi”. “Ci riferiamo all'organizzazione delle aste competitive del prossimo anno per l'assegnazione di ulteriori incentivi alle fonti di produzione diverse dal fotovoltaico”.
Le associazioni ricordano che ogni nuovo impianto che fornisce energia intermittente (eolico e fotovoltaico in primis), oltre a nuovi oneri diretti di incentivazione, comporta ulteriori costi “per risolvere i problemi di dispacciamento, per costruire nuovi elettrodotti, generalmente in aree a scarsa magliatura elettrica, con ulteriori danni ambientali, per rispondere all'aspettativa di un capacity payment che mantenga remunerativi e in esercizio gli impianti a idrocarburi fossili che devono per forza fungere da riserva a impianti che, per loro natura, non sono programmabili: non autosufficienti e non alternativi, con conseguente duplicazione dei costi”.
“Facciamo inoltre notare che gli obblighi assunti in sede europea dal Governo italiano nel 2010 per il raggiungimento della quota del 26,39% della produzione elettrica da FER sui consumi nazionali nel 2020 sono già stati raggiunti l'anno scorso e saranno largamente oltrepassati quest'anno”.
Un provvedimento di moratoria a incentivi per nuovi impianti di rinnovabili elettriche intermittenti - conclude la nota - si rende indispensabile “per non vanificare ogni possibile intervento di contenimento dei costi di incentivazione in bolletta e persino per evitare di dover tagliare retroattivamente incentivi già assegnati”.
Sono coinvolte nell’iniziativa: Italia Nostra, Amici della Terra, Altura, Comitato nazionale contro fotovoltaico ed eolico in aree verdi, Associazione Italiana per la Wilderness, Comitato Nazionale per il Paesaggio, Comitato per la Bellezza, Lipu, Mountain Wilderness, Movimento Azzurro, Verdi Ambiente e Società, Rete della Resistenza sui Crinali, Terra Celeste.