Auto elettriche in Russia, autorizzata la ricarica anche in parcheggi pubblici
Dopo l'esonero della tassa di trasporto, arriva ora anche la regolamentazione in aree aperte
La Russia sterza con decisione verso la mobilità elettrica: dopo la Duma, che aveva approvato nei giorni scorsi le regole fiscali permettendo l'esonero della tassa di trasporto - una imposta regionale - per un periodo di prova di 5 anni, in questi giorni il primo ministro Dmitry Medvedev ha firmato una risoluzione a sostegno delle ricariche elettriche che sin da ora sarà possibile anche in aree aperte, come i parcheggi pubblici, a patto che le vetture siano protette da tettoie. Si tratta di una importante estensione della attuale regolamentazione, che privilegiava l'installazione delle colonnine di ricarica in garage e altri luoghi chiusi, soluzione irrinunciabile in Russia a causa della ridotta compatibilità tra le prestazioni delle batterie e le basse temperature invernali.
Secondo Avtostat, al gennaio 2017 erano immatricolate in Russia 920 auto elettriche, con la Nissan Leaf al primo posto (37% del totale con 340 unità) seguita dalla Mitsubishi i-MiEV (28.6% con 263 veicoli), dalla Tesla (19.2%, 177 unità) e dalla russa AvtoVAZ Lada che fa parte del gruppo Renault e che ha venduto 93 unità della E-Lada. Tra gennaio e maggio, riporta Avtostat, sono state immatricolate 11 Tesla Model X, 4 Tesla Model S, 3 Renault Twizy e 3 Nissan Leaf.