Il clima non avrà più segreti: scoperto il ghiaccio di 1,2 milioni di anni fa
Storico risultato per la campagna di perforazione internazionale in Antartide. Grazie al carotaggio record studieremo la storia della mutazione delle temperature atmosferiche e le concentrazioni di gas a effetto serra. Il ruolo della spedizione italiana coordinata dal Cnr
Un team internazionale di scienziate e scienziati è riuscito nell’impresa di estrarre carote di ghiaccio fino alla profondità di 2.800 metri, toccando la roccia sottostante la calotta antartica. Questi campioni di ghiaccio potrebbero rivelare, per la prima volta, dettagli fondamentali sulla storia del clima e dell’atmosfera terrestre, estendendo la conoscenza oltre la soglia degli 800mila anni fa, fino a 1,2 milioni, e probabilmente oltre. Il risultato, storico, è stato ottenuto nel corso della quarta campagna antartica del progetto Beyond Epica - Oldest Ice, finanziato dalla Commissione europea: nel campo remoto di Little Dome C, in Antartide, il team di ricerca è composto da dodici istituzioni scientifiche di dieci Paesi europei.
Coordinato dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp), il progetto punta a risolvere uno dei misteri più complessi delle scienze del clima, ossia la mutazione delle temperature atmosferiche e le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’arco di milioni di anni.
Un lavoro condotto in condizioni estreme
Al di sotto del ghiaccio che custodisce il record climatico, gli ultimi 210 metri della carota di ghiaccio consistono di materiale molto antico e fortemente deformato, probabilmente mescolato o ricongelato, di origine sconosciuta. Analisi avanzate potrebbero aiutare a testare precedenti teorie sul comportamento del ghiaccio ricongelato sotto la calotta antartica, rivelando la storia della glaciazione dell’Antartide orientale, uno degli obiettivi principali di questo progetto.
Il team europeo sul campo ha compiuto un’impresa eccezionale: oltre duecento giorni di operazioni di perforazione e analisi delle carote di ghiaccio distribuiti su quattro stagioni di lavoro nell’ambiente ostile dell’altopiano centrale antartico, a un’altitudine di 3.200 metri sul livello del mare e con una temperatura media estiva di meno 35 gradi centigradi.
Le carote saranno trasportate in Europa
“Le preziose carote di ghiaccio estratte durante questa campagna saranno trasportate in Europa a bordo della nave rompighiaccio Laura Bassi, mantenendo la catena del freddo a -50° C, una sfida significativa per la logistica del progetto”, afferma Gianluca Bianchi Fasani, ricercatore senior presso Enea-Uta e responsabile della logistica Enea per Beyond Epica. “Per raggiungere questo obiettivo, è stata sviluppata una strategia che ha coinvolto la progettazione di contenitori frigoriferi specializzati e una pianificazione precisa delle risorse aeree e navali del Programma nazionale di ricerche in Antartide”.
“È un momento storico per le scienze climatiche e ambientali”, commenta Carlo Barbante, professore all’Università Ca’ Foscari Venezia, associato senior presso l’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp) e coordinatore del progetto Beyond Epica. “Parliamo della registrazione continua più lunga del nostro clima passato ottenuta attraverso una carota di ghiaccio, che può rivelare il legame tra ciclo del carbonio e temperatura del nostro Pianeta. Un traguardo raggiunto grazie alla straordinaria collaborazione di diversi istituti di ricerca europei e al lavoro dedicato di scienziate, scienziati e del personale logistico sul campo che si è protratto nel corso degli ultimi dieci anni”.