Studio Althesys: produrre di più con meno irrigazione. Convegno all’Expo
Secondo la ricerca l’uso di metodi irrigui a goccia e a microaspersione può portare benefici compresi tra i 2,8 miliardi e i 4,2 miliardi. I dati sono stati presentati a Expo
Produrre di più con meno è l'imperativo globale rilanciato oggi a Expo in occasione del convegno “More crop per drop” - L’innovazione, chiave per la sostenibilità idrica nell’agricoltura.
L’incontro, organizzato da Irritec e Althesys, ha fatto il punto sulla necessità di ottimizzare l’impiego d’acqua in agricoltura, partendo da opportunità e i benefici derivanti dalle tecniche di irrigazione a goccia sviluppate in molti Paesi e per molte colture, con notevoli vantaggi produttivi ed ambientali.
“L’analisi costi-benefici - spiega Alessandro Marangoni, ceo di Althesys - ha stimato che, con l’uso di metodi irrigui a goccia e a microaspersione nella gestione dell’acqua in agricoltura (per la coltivazione del pomodoro), nell’arco di trent’anni si avrebbero benefici compresi tra i 2,8 e i 4,2 miliardi di euro”.
Nell’agricoltura del nostro Paese, l’irrigazione costituisce un elemento strategico, costituendo oltre il 50% dell’intera produzione. I dati della ricerca Althesys “Le politiche di gestione dell’acqua in Agricoltura”, presentati nel corso dell’incontro dal ceo e coordinatore dello studio Alessandro Marangoni, hanno evidenziato che circa il 15% dei 2,6 milioni di ettari irrigati utilizzano metodi di microirrigazione e a goccia.
Il metodo a goccia rappresenta una soluzione economicamente interessante per le imprese agricole, poiché comporta un minor impiego di ore lavorative e di conseguenza un taglio complessivo dei costi di manodopera, ma anche minore intensità energetica, grazie dalle bassi pressioni utilizzate.
Un dato sicuramente da incrementare, poiché l’irrigazione a goccia mostra una serie di maggiori rese produttive: rispetto all’aspersione offre minori consumi d’acqua (-10% circa) e maggior risparmio energetico, la possibilità di fertirrigare - incorporare cioè i concimi direttamente nell’acqua – e, soprattutto, permette una maggiore resa commerciale (+9%). Può dunque svolgere un ruolo di primaria importanza, specie nei Paesi del Mediterraneo, dove l’esigenza produttiva in agricoltura deve confrontarsi sempre più con l’impiego efficiente delle proprie risorse idriche.