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Animalìe. Avorio: i cinesi d’accordo con il nuovo bando salva-elefanti

where Roma when Lun, 18/12/2017 who roberto

A fine mese parte in Cina il divieto di commercio nazionale dell’avorio. Il Wwf: i consumatori sostengono la causa ma c'è ancora scarsa informazione

I cinesi sono sempre stati consumatori forti di prodotti d’avorio, anche in avorioelefante.jpgviolazione del bando internazionale che protegge gli elefanti. Ma finalmente anche qui si cambia e, in vista dello storico bando sul commercio interno di avorio in Cina che prenderà il via alla fine del mese, un'indagine condotta dalle associazioni protezioniste Traffic e Wwf ha rivelato che il bando ha un diffuso consenso da parte della maggioranza dei consumatori cinesi intervistati e che verosimilmente ridurrà in maniera sostanziale l'acquisto di prodotti in avorio. Tuttavia, molti cittadini non sono ancora a conoscenza dell'imminente messa al bando.
L'indagine mostra come molti consumatori abbiano ancora scarsa conoscenza del tema della legalità nell'ambito del mercato dell'avorio. Migliorare la comprensione e la conoscenza sulla messa al bando del commercio dell'avorio è pertanto essenziale e consentirà di orientare i messaggi rivolti ai consumatori per cambiare gli atteggiamenti nei confronti dell'avorio, basati su dati concreti.
Il bando è stato accolto dalla comunità internazionale come un passaggio cruciale che, se correttamente applicato, aiuterà a fermare il bracconaggio e invertire il declino delle popolazioni di elefante africano.
Quest'anno, Traffic e Wwf hanno commissionato a GlobeScan, un'agenzia di consulenza indipendente, la più grande indagine mai condotta sui consumatori di avorio, per comprendere la natura del consumo di avorio in 15 città i cui mercati sono tra i più attivi in Cina.
La ricerca ha rivelato che l'acquisto di avorio è crollato negli ultimi tre anni in città come Pechino e Chengdu, dove le regolamentazioni sono più rigide e dove c'è più consapevolezza dell'imminente messa al bando. Tuttavia, il mercato dell'avorio si è spostato dalle città metropolitane a centri più piccoli, e tale spostamento nella domanda potrà continuare in futuro.
Dallo studio sono emersi anche altri importanti risultati: solo il 19% degli intervistati ricordava spontaneamente l'esistenza di regole sul commercio d'avorio. Il 46% le ricordava quando sollecitati.
L'86% degli intervistati, una volta messi a conoscenza, ha dichiarato di sostenere il bando dell'avorio.
Più della metà di coloro che in passato avevano acquistato prodotti in avorio ha smesso di acquistarli, per la maggior parte negli ultimi tre anni, ma la richiesta di avorio rimarrà per alcune categorie demografiche.
Coloro i quali viaggiano all'estero in passato hanno comprato significativamente più avorio di coloro i quali non viaggiano.
I risultati dell'indagine sono stati pubblicati nel nuovo report "Demand under the Ban: China ivory consumption research 2017." ("La domanda ai tempi del bando: indagine 2017 sul consumo di avorio in Cina").
"La Cina ha dimostrato una forte leadership su questo pressante tema, in una regione flagellata dal commercio illegale di fauna selvatica, che è esacerbato dal mercato legale. È un grande passo ed un grande impegno per assicurare un futuro all'elefante africano. Tuttavia, è chiaro che i prossimi mesi saranno assolutamente critici per l'applicazione effettiva del bando e la sua comunicazione", afferma Margaret Kinnaird, Wwf Wildlife Practice Leader. "Siamo fiduciosi che, chiudendo le porte del più grande mercato legale di avorio, inizieremo il 2018 un passo più vicini a creare un mondo in cui la domanda di avorio è fortemente ridotta".

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