torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Che clima che fa. L’agricoltura produce l’8% delle emissioni scaldaclima. (Il 75% sono allevamenti)

where Roma when Lun, 18/12/2023 who roberto

Secondo l’Ispra le emissioni più forti prodotte dal mondo agricolo sono metano emesso dai bovini nella digestione e protossido di azoto da letame e liquami. Rispetto al 1990 sono scese per la riduzione del numero dei capi di bestiame

Rispetto ai gas serra, “in Italia emissioni-mucca.jpgil settore dell’agricoltura contribuisce per circa l’8% delle emissioni nazionali, circa 33 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Le emissioni degli allevamenti rappresentano circa il 75% del totale delle emissioni del settore agricoltura”. Lo ha spiegato Riccardo De Lauretis, statistico, esperto internazionale di emissioni e di clima, responsabile del settore emissioni in atmosfera dell’Ispra, durante un’audizione in commissione industria-agricoltura al Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli effetti del cambiamento climatico in agricoltura.

Secondo i dati dell’Annuario Crea relativo al 2021, dal punto di vista ambientale le emissioni agricole rappresentano l’8,6% del totale delle emissioni nazionali (+4,2% rispetto al 2019), ma nel lungo periodo (1990-2020) si è registrata una diminuzione delle emissioni del settore superiore all’11% grazie soprattutto all’abbandono dei terreni marginali e alla riduzione del numero di capi di bestiame.
“Prevalentemente – ha confermato De Lauretis – stiamo parlando di emissioni di metano e di protossido di azoto, che derivano prevalentemente dalla gestione degli allevamenti e delle coltivazioni, e rispetto al 1990 (l’anno base di riferimento per la rilevazione delle emissioni) si sono ridotte, principalmente per la riduzione del numero dei capi”.

Secondo le analisi dell’Ispra, le principali sorgenti emissive del settore sono gli allevamenti animali (emissioni dovute alla fermentazione enterica, prevalentemente dei bovini) e quelle di metano e protossido di azoto dovute allo stoccaggio dei reflui come stallatico, liquami e letame. Ha aggiunto De Lauretis che “le stime delle emissioni sono realizzate in base alle linee guida Ipcc e utilizzando il più possibile le informazioni cosiddette country-specific, cioè studi che caratterizzano tali emissioni sul territorio nazionale in funzione delle caratteristiche degli allevamenti e dei bovini e dei suini allevati”.

immagini
emissioni-mucche