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Le pellicce animali non sono “eco – friendly” - Un nuovo studio ne conferma l’impatto negativo

where Roma when Lun, 30/09/2013 who redazione

L’utilizzo di prodotti ricavati da pelli animali è causa di un impatto ambientale almeno tre volte maggiore di quello causato dai prodotti alternativi in eco-pelliccia

Un impatto ambientale negativo dei prodotti in pelliccia animale è confermato - qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, e a prescindere da istanze morali -  da un nuovo studio di Life Cycle Assessment (Lca), commissionato dalla Lav, i cui risultati convalidano quanto già rilevato dalla precedente analisi diffusa dall’associazione nel 2011. L’utilizzo di prodotti di pelliccia animale è causa di un impatto ambientale almeno tre volte maggiore di quello causato dai prodotti alternativi in eco-pelliccia.
Se nello studio precedente erano state messe a confronto le fasi di produzione di 1 kg di pelliccia di visone con la produzione di un analogo quantitativo di cotone, poliestere e fibre acriliche, in questo nuovo report viene presa in considerazione l’intera “durata della vita” dei prodotti, comprendendo quindi anche l’utilizzo e il trattamento del capo di abbigliamento, sino allo smaltimento finale.
I prodotti selezionati per questo studio sono stati una pelliccia di visone, comparata con un cappotto di pelliccia sintetica (con diverse basi di supporto: cotone, poliestere, lana); un inserto in pelliccia di visone, comparato con un inserto sintetico. I due aspetti influenti della ricerca sono la ‘durata della vita’ del prodotto e la ‘manutenzione necessaria’. È proprio quest’ultimo parametro che incide in maniera determinante sull’impatto ambientale di un prodotto animale rispetto a uno sintetico. La pelliccia animale, infatti, ha bisogno di una manutenzione specifica, tra cui la  conservazione in ambienti protetti da umidità e, a seconda delle condizioni ambientali, anche refrigerati.
 

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