La relazione annuale dell’Autorità dell’energia: come ridurre le bollette
Crescono i morosi e le famiglie in difficoltà economica. Minifattura per i piccoli consumatori. Cresce la fuga sul mercato libero. L’Europa e il commento di Federica Guidi
La decisione del Governo di ridurre del 10% le bollette delle imprese, in particolare di quelle medio-piccole, “si muove sulla giusta via: ridurre gli oneri, non già ridistribuirli tra classi di clienti finali, individuando in via prioritaria i beneficiari delle diminuzioni parafiscali e garantendo l'invarianza di contribuzione agli altri consumatori”.
Lo rileva Guido Bortoni, presidente dell'Autorità per l'energia, nella Relazione annuale.
Bortoni ha precisato che già tempo fa l'Autorità aveva suggerito di operare una riduzione degli oneri e non una ridistribuzione: “Il decreto ha accolto questo principio”. Non ha brillato la timida politica energetica di Bruxelles, troppo spesso caratterizzata da complessità, da burocratizzazione, insomma da tecnocrazia al posto di scelte politiche. Il presidente Bortoni fa un richiamo forte alla politica energetica dell'Ue e, nella relazione annuale, chiede “ai rappresentanti del Governo italiano e agli italiani nelle istituzioni europee in fase di ricambio di essere portavoce, pivot e promotori per ancorare l'energia al dominio europeo e per favorirne in ogni modo un rinnovamento, partecipando attivamente ad impostare una nuova Europa di governance nell'energia, più ambiziosa e capace di fare scelte politiche unitarie”. Il semestre italiano, per Bortoni, può essere l'occasione per cambiare verso a questa politica.
Nel settore del metano, ha ricordato Bortoni, l'Autorità ha attuato diverse riforme sul mercato all'ingrosso per ricondurne il più velocemente possibile i prezzi all'andamento dei mercati europei; benefici poi trasferiti ai clienti finali. “Per i clienti industriali, e anche per quelli termoelettrici, già nel 2013 si è palesata una marcata riduzione di prezzo in controtendenza con gli aumenti generalizzati negli altri Paesi dell'Eurozona (-5,2% al lordo delle imposte per consumatori di classe medio-grande rispetto a +3,9% per la media Ue e -7,2% per grandi consumatori nazionali inclusa la generazione termoelettrica). Anche per il cliente domestico tipo, le significative riduzioni si sono materializzate a partire dall'autunno 2013, con una diminuzione di prezzo a fine 2013 pari al -7,2% (oltre al 10% se si includono i primi due trimestri del 2014, per un totale di circa -10 eurocent per metro cubo)”.
Nel 2013 sono aumentati i tassi di switching, ovvero il numero di clienti che hanno scelto un fornitore nel mercato libero dell'energia elettrica. A fine 2013, al netto dei rientri in maggior tutela, erano il 26,5% delle famiglie, pari a circa 7 milioni e 700 mila clienti domestici (+ 22,5% rispetto al 2012) su un totale di circa 29,2 milioni di clienti domestici. Nonostante la contrazione dei consumi e la crisi, per il mercato libero si conferma un trend di crescita ininterrotto. Anche il mercato libero del gas ha registrato una crescita molto evidente nel 2013, raggiungendo i 5,5 milioni pari al 25,8% del totale, con 1,5 milioni di punti di riconsegna in più (+34,8%).
Le sofferenze correlate alla crisi si sono manifestate anche nel mercato di massa, con un aggravarsi della morosità di imprese e famiglie nel settore energetico. Il presidente dell'Autorità per l'Energia, Guido Bortoni, lo sottolinea nella relazione annuale, evidenziando la necessità “di stringere selettivamente le maglie della regolazione per tutelare i cittadini in effettivo stato di difficoltà economica ed evitare le facili sospensioni del servizio, contrastando al tempo stesso comportamenti opportunistici”.
Oltre al problema della morosità ,“ne richiamo uno ancora più grave, che è quello della povertà energetica. Nel 2013 il numero di famiglie cui sono stati erogati i bonus sociali è stato di oltre 1,5 milioni ma solo il 35% degli aventi diritto fa richiesta”. Bortoni chiede perciò di semplificare la procedura di richiesta e aumentare gli sconti.
Anche nel 2013 le famiglie italiane con bassi consumi (fino a 2.500 chilowattora l’anno) hanno pagato prezzi dell'energia elettrica inferiori a quelli medi dell'area euro. Per tutte le altre classi di consumo, invece, i prezzi italiani dell'energia elettrica sono superiori della media dell'Area euro.
In un'ottica di trasparenza, per il futuro, assicura Bortoni, “potrebbe esserci un avviso di bolletta composto da un unico foglio o poco più, che continuerebbe ad arrivare per posta e la bolletta, disponibile solo nel web con le informazioni di dettaglio. Quanto ai reclami, il presidente dell'Autorità ha evidenziato come in un anno sono state 338mila le chiamate al call center dell'Autorità e nel corso del 2013, i reclami di clienti finali sono cresciuti del 21% rispetto all'anno precedente. Sempre nel 2013 l'irrogazione di sanzioni amministrative ha visto un incremento dell'importo complessivo superiore all'anno precedente (+18% a circa 4 milioni di euro), oltre alla prima applicazione della procedura semplificata, che ha consentito di concludere rapidamente diversi procedimenti.
Della relazione del presidente dell'Autorità dell’energia “mi è piaciuto molto lo spunto sull'Europa: credo anche io che sia di fondamentale importanza utilizzare, anche durante il semestre italiano di presidenza, il tema dell'energia come strategico”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, al termine della relazione di Guido Bortoni. “Cerchiamo di spingere verso un'omogenizzazione delle politiche energetiche e anche sul fatto che le politiche nazionali non sono più sufficienti ma devono essere ben gestite e organizzate a livello europeo”.