La strana storia dell’incidente al gasdotto russo
Alcuni dei documenti sull’interruzione all’impianto di Baumgarten che per un giorno ha scatenato l’allarme energia in Italia
Il 12 dicembre nell’impianto di compressione del metano in arrivo da Russia (e Norvegia) a Baumgarten si è sviluppata un’esplosione che ha ucciso una persona e ne ha ferite alcune decine. Il flusso di gas è stato interrotto e in mezz’Europa è scattata l’emergenza gas. In Italia l’emergenza è diventata addirittura psicosi, con perfino uno scambio di battute infelici sul gasdotto pugliese Tap tra il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Pubblichiamo alcuni dei documenti usciti in quei giorni.
Dichiarazione stato di emergenza gas - “Roma 12/12/2017 - Questa mattina è stato interrotto in Austria il flusso del gas proveniente dalla Russia per fronteggiare un incendio avvenuto presso il tratto di rete gestito dall'operatore Gas Connect. Di conseguenza è stata sospesa l'operatività del gasdotto che collega attraverso l'Austria il nodo di Baumgarten fino all'ingresso di Tarvisio della rete nazionale italiana. La fornitura di gas ai consumatori italiani è comunque assicurata in quanto la mancata importazione viene coperta da una maggiore erogazione di gas dagli stoccaggi nazionali di gas in sotterraneo. In base al Regolamento europeo e al Piano di emergenza nazionale, il Ministero ha pertanto dichiarato lo stato di emergenza. Il Ministero monitora costantemente la situazione in contatto con gli operatori interessati al fine di verificare i tempi necessari per la ripresa dei flussi”.
Cessazione dello stato di emergenza - “Roma, 15 dicembre 2017. È tornato regolare da circa 48 ore il flusso del gas proveniente dalla Russia dopo l'interruzione del 12 dicembre scorso causata da un incendio avvenuto in Austria. È stata infatti ripristinata la piena operatività del gasdotto che attraverso il territorio austriaco collega il nodo di Baumgarten fino all'ingresso di Tarvisio della rete nazionale italiana. Nella giornata del 12 dicembre la fornitura ai consumatori italiani è stata assicurata da una maggiore erogazione di gas dagli stoccaggi nazionali. Nelle successive giornate del 13 e del 14 dicembre, il completo ripristino delle importazioni ha consentito di compensare la maggiore erogazione degli stoccaggi. Pertanto, in base al Piano di Emergenza nazionale, il Ministero dichiara la cessazione dello stato di emergenza e il ritorno alla normalità. Per favorire il graduale rientro nelle condizioni di normalità, è disposta, sino al 17 dicembre 2017, la non applicazione dei corrispettivi di supero della capacità di trasporto presso i punti di ingresso della rete nazionale gasdotti.
Le rassicurazioni della Gazprom - “Gazprom Export fully meets daily nominations of our clients that are receiving gas via Austrian gas hub Baumgarten. This has become possible due to fast and efficient work of our Austrian partners to resume natural gas transit after the accident”.
I grandi consumatori: Assocarta - “Il Direttore di Assocarta conferma le preoccupazioni espresse dai consumatori industriali e si unisce alla richiesta di chiarimento circa il blocco del flusso di gas verso l'Italia.
Continua il testo: "le impennate del prezzo del gas in Italia (già peraltro significative nei giorni scorsi) stanno di nuovo allontanando il prezzo italiano da quello europeo, a cui si devono aggiungere i recenti aumenti delle tariffe di trasporto gas per il 2018 approvate da poco dell'Autorità per l'energia, tutte in aumento rispetto al 2017".
Il Consorzio italiano biogas - Piero Gattoni, presidente Cib Consorzio italiano biogas e gassificazione: "L'Italia, inoltre, è potenzialmente uno dei maggiori produttori di gas rinnovabile, risorsa essenziale per il greening della rete in linea con quanto affermato dalla Strategia Energetica Nazionale. Il biometano - dichiara Gattoni - è un bacino energetico ancora quasi totalmente inutilizzato, una risorsa rinnovabile e 100% Made in Italy che, a sua volta, potrebbe contribuire a ribilanciare la nostra dipendenza energetica dall'estero. Il nostro Paese - conclude Gattoni - può diventare leader nello sviluppo tecnologico del gas rinnovabile e stimiamo che il comparto possa arrivare a produrre 10 miliardi di m3 di gas al 2030, di cui almeno 8 da matrici agricole, pari a circa il 12-13% dell'attuale fabbisogno annuo di gas naturale e ai due terzi della potenzialità di stoccaggio della rete nazionale. Chiediamo pertanto al Ministro Calenda di riconoscere e sostenere questa importantissima specificità che unisce due eccellenze, l'agricoltura e l'industria della componentistica e della distribuzione del gas naturale".
Il terminale Olt di Livorno - Il rigassificatore di Livorno, Olt Offshore Lng Toscana, ha messo a disposizione la capacità di rigassificazione per dicembre 2017 a seguito dell'attivazione del piano di emergenza da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Lo comunica la società in una nota: "A seguito dell'attivazione del piano di emergenza da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, OLT Offshore LNG Toscana rende noto che, in deroga alle disposizioni del Codice di Rigassificazione in vigore, verrà messo nuovamente a disposizione lo slot di discarica n. 9 del 21/12/2017. Olt Offshore LNG Toscana è una società partecipata da Gruppo Iren (49,07%), Uniper Global Commodities SE (già E.On Global Commodities)(48,24%) e Golar Lng (2,69%)”.