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Moda green - Vestire etico durante la Fashion Week, ecco le sette domande di Aworld per uno stile di consumo più sostenibile

where Milano when Gio, 25/02/2021 who roberto

In occasione della settimana della moda di Milano, l’applicazione ufficiale a sostegno della campagna ActNow delle Nazioni Unite invita i consumatori a compiere scelte di acquisto consapevoli

Proseguirà  fino al 1° marzo la Milanoaworld.jpg Fashion Week, uno degli eventi legati alla moda in Italia più attesi dell’anno. È proprio in queste occasioni che è importante ricordare l’impegno che ognuno di noi deve assumersi per raggiungere piccoli obiettivi di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Per questo AWorld, l’App ufficiale scelta dalle Nazioni Unite a supporto della campagna per il contrasto alla crisi climatica ActNow, propone alcuni consigli per ripensare e cambiare i nostri comportamenti di acquisto di abbigliamento e accessori. Prima di effettuare un acquisto, però, è necessario porsi sette semplici domande: Ne ho davvero bisogno? Posso comprare un capo di seconda mano? Da dove proviene questo acquisto? Chi lo ha fatto? Il prodotto è stato realizzato a km 0 e in modo sostenibile? Di cosa è fatto? Questa azienda è trasparente? Quanto durerà? Scaricando l’App è possibile accedere ad una journey creata appositamente per questa settimana: il percorso affronta tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, alcuni aspetti importanti legati al tema, così da aiutare ognuno di noi a cambiare abitudini e agire da consumatori consapevoli.
 
Tra le buone abitudini segnalate c’è infatti quella di evitare il fast fashion: “Essere alla moda non significa sprecare. Comprare meno vestiti, fare acquisti di seconda mano, riparare i propri abiti e riciclare aiuta a risparmiare acqua e a ridurre gli sprechi”, spiega Alessandro Armillotta, CEO e co-fondatore di AWorld. “Spesso ci dimentichiamo che il settore della moda – in particolare il cosiddetto “fast fashion” – ha un impatto ambientale molto forte: basti pensare che la produzione di una tonnellata di vestiti nuovi genera 22,31 tonnellate di CO2, mentre una t-shirt di cotone da 110 grammi equivale a circa 1,250 litri di acqua consumati”, aggiunge Marco Armellino, Presidente e co-fondatore di AWorld. L’industria della moda produce annualmente oltre l’8% dei gas serra e il 20% delle acque reflue globali. L’85% dei tessuti finisce nelle discariche o viene incenerito, sebbene la maggior parte di questi materiali possa essere riutilizzata.
 
AWorld, l’App che guida gli utenti verso uno stile di vita più sostenibile, si affianca ai brand di moda che promuovono abitudini di consumo consapevoli, non solo perché azioni di questo tipo giovano al nostro Pianeta, ma anche per scardinare le dinamiche di produzione a basso costo che colpiscono in modo particolare i paesi in via di sviluppo. Tenere traccia dei propri comportamenti sostenibili è possibile scaricando qui l’App AWorld, disponibile per iOS e Android.
Per ulteriori informazioni sulla campagna ActNow, visitare il sito internet delle Nazioni Unite www.un.org/en/actnow
 

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