Agenzia europea ambiente, l’Italia può raggiungere gli obiettivi di riciclo
Bene il nostro Paese sulla questione riciclo e riutilizzo, male sull’aumento dei rifiuti nonostante un Pil stabile. Le azioni raccomandate dalla Ue si concentrano sull'armonizzazione e l'aumento delle aliquote regionali sulle discariche. I dati dell’Eea.
L'Italia è sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di riciclo del 2025 per il totale dei rifiuti di imballaggio e l'obiettivo del 2025 per la preparazione al riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti urbani. Lo rivela il nuovo rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente sulla gestione dei rifiuti nel nostro Paese.
Non siamo a rischio
Nel 2022, l'Italia ha riciclato il 71% dei rifiuti di imballaggio e il 53% dei rifiuti urbani.
I dati comunicati secondo le norme relative all'obiettivo di preparazione al riutilizzo e al riciclaggio del 2025 indicano una performance leggermente inferiore nel 2022 per i rifiuti urbani, pertanto l'Italia necessita di ulteriori sforzi per aumentarne il riciclo. Pur non essendo considerata a rischio di mancato raggiungimento dell'obiettivo 2035 per lo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani, l'Italia deve ulteriormente deviare i rifiuti dallo smaltimento in discarica verso il riciclo. Dal documento emerge poi che la produzione di rifiuti in Italia mostra un trend in aumento, mentre il PIL è rimasto piuttosto stabile. Pertanto “non vi sono chiari segnali di disaccoppiamento tra produzione di rifiuti e crescita economica”. Tuttavia, ammette l’agenzia, l'Italia ha compiuto continui progressi sia nell'aumento del riciclo che nella riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti urbani. Il già elevato tasso di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio potrebbe essere ulteriormente migliorato.
I numeri
La produzione di rifiuti di imballaggio in Italia è aumentata significativamente dal 2010. Il Paese ha prodotto 232 kg/abitante nel 2022, un valore notevolmente superiore alla media (stimata) dell'UE-27 di 186 kg/abitante nello stesso anno. Il tasso di riciclo complessivo dei rifiuti di imballaggio in Italia mostra un lieve aumento tra il 2010 e il 2022, raggiungendo il 71% nel 2022. Il tasso di riciclo è trainato principalmente da carta, cartone e vetro, che rappresentano le quote più elevate di rifiuti di imballaggio, insieme a tassi di riciclo elevati. Il riciclo dei rifiuti di imballaggio in plastica mostra l'aumento maggiore tra il 2010 e il 2022. Fino al 2020, l'Italia ha registrato lo stesso tasso di riciclo per gli imballaggi in alluminio e acciaio, successivamente il tasso di riciclo dell'acciaio è stato superiore a quello dell'alluminio.
Questione discariche
Nell'ultimo decennio, l'Italia ha compiuto notevoli progressi nel trasferimento dei rifiuti dalle discariche al riciclo, ma sono necessari ulteriori sforzi per raggiungere l'obiettivo del 2035. La Revisione dell'attuazione delle politiche ambientali della Commissione 2022 ha sottolineato che non vi sono progressi in Italia nell'armonizzazione del basso livello delle tasse regionali sulle discariche e scarsi progressi nella chiusura delle discariche irregolari. È stata inoltre sottolineata l'importanza di firmare e ratificare gli accordi internazionali pendenti. Pertanto, le azioni prioritarie raccomandate si concentrano sull'armonizzazione e l'aumento delle aliquote regionali sulle discariche e sulla chiusura delle discariche non conformi.