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Caro bollette, i vetrai costretti ad aumentare i prezzi delle bottiglie di vino

where Roma when Mar, 05/04/2022 who roberto

L'industria del vetro ritocca i listini per coprire i crescenti costi

Rialzi in bollette mai visti primavetro-vino.jpg, inflazione, listini rincarati per materie prime e trasporti, e da ultimo la guerra in Ucraina. L'industria del vetro, come tutti i comparti energivori, si scopre a rischio e ritocca i listini per coprire i crescenti costi di produzione.
 
Un quadro molto difficile
"In un anno per noi il prezzo del gas è aumentato sei volte, passando da 20 euro a Megawatt a 120, mentre quello dell'energia è triplicato, salendo da 60 euro a 240" ha sottolineato Massimo Noviello, il presidente e Ad di O-I, una delle maggiori aziende italiane per la produzione di bottiglie e vetri per le confetture alimentari. "Noi produttori di vetro, già prima della guerra in corso in Ucraina, avevamo il gran timore - ha detto - di non farcela a mantenere le forniture per gli effetti del caro energia che si sono sviluppati a partire dall'ultimo trimestre 2021, insieme a inflazione, rincaro delle materie prime e dei trasporti. Un quadro difficile per noi vetrai, ma anche per l'industria della carta, ceramiche, alluminio, le manifatture più energivore. Una situazione - ha evidenziato - che rischia di veder fermare le nostre fabbriche, mentre all'estero, in Europa, qualcuno ha già chiuso i forni. Per non parlare degli artigiani del vetro: a Burano la situazione è drammatica. Noi vogliamo garantire di poter continuare a produrre, cercando di avere un minimo di margini nonostante i fornitori alla porta che sollecitano pronti pagamenti. Con la corsa dei prezzi delle materie prime sono di fatto saltati - ha lamentato - i contratti di lungo termine e la filiera del vetro non ci sta dentro con i costi di produzione attuali. È la prima volta che ci troviamo davanti una tempesta di queste dimensioni e il punto di equilibrio non può non passare sul cliente finale".
 
Il peso dell’energia e delle materie prime
"Nell'industria del vetro in Europa i costi - ha precisato il produttore alla guida di diversi stabilimenti, grandi Isole comprese - sono dati da un terzo per le bollette energetiche e un altro terzo dalle materie prime, mentre per un produttore di vino di fascia medio-alta il costo del contenitore è quasi irrilevante. Pesa di più per il mass market e per chi deve anche affrontare le strozzature della grande distribuzione. Tuttavia - ha ammesso - il problema dei listini aumentati per le bottiglie è reale, anche se non mi riconosco nei numeri indicati nei giorni scorsi da Uiv, Unione italiana vini, e da alcuni produttori di Prosecco. La nostra preoccupazione è garantire ai produttori delle eccellenze agroalimentari italiani bottiglie e contenitori, ma la scarsità dell'offerta si registra in tutta Europa. La domanda è rimasta tonica anche durante la pandemia e il vetro in Italia ha difficoltà a seguire il boom del vino e specialità alimentari made in Italia. Per questo chi non ha fatto scorte di contenitori può avere temporanee difficoltà nella linea di imbottigliamento, ma l'industria del vetro investirà a breve nell'apertura di nuovi forni - ha annunciato - per accompagnare la crescita del wine&food italiani".
 
Tra gennaio e settembre 2021, secondo dati Assovetro, sono state prodotte 2,9 milioni di tonnellate di bottiglie in vetro, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e in costante crescita dal 2016, ma su questo comparto le problematiche del caro energia hanno pesato a partire dall'ultimo trimestre del 2021.

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