Credito d’imposta sugli imballaggi ecosostenibili: ecco le regole per richiederlo
Le risorse stanziate per il credito d’imposta sugli imballaggi sono pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Il ministero aprirà due finestre temporali annuali
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell’Ambiente che stabilisce i criteri e le modalità di fruizione del credito d’imposta sugli imballaggi e i prodotti ecosostenibili. L’agevolazione prevede un credito d’imposta del 36% delle spese ammissibili. Il decreto elenca i requisiti tecnici e le certificazioni necessarie per attestare la natura ecosostenibile dei prodotti e degli imballaggi ammissibili, in conformità con la normativa comunitaria e nazionale.
Le spese ammissibili e gli imballaggi coinvolti
Sono ammissibili le spese sostenute nel 2023 e 2024 per l’acquisto di prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata o da circuiti post-consumo degli imballaggi in plastica. Tra gli imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili secondo la normativa Uni En 13432: 2002, sono inclusi gli imballaggi in carta e cartone, esclusi quelli stampati con inchiostri speciali, trattati chimicamente o accoppiati con materiali non biodegradabili e compostabili; gli imballaggi in legno non impregnati; gli imballaggi derivanti dalla raccolta differenziata di carta, alluminio e vetro.
Le imprese beneficiarie e quelle escluse
Le imprese beneficiarie del credito di imposta sugli imballaggi devono essere costituite, regolarmente iscritte e attive presso il registro delle imprese; svolgere un’attività economica in Italia con sede principale o secondaria nel territorio nazionale; essere in pieno e libero esercizio dei diritti e non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali; avere acquistato prodotti ecosostenibili.
Sono escluse invece le imprese destinatarie di sanzioni interdittive e quelle in condizioni di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche.
Modalità e tempi
L’agevolazione, concessa nei limiti delle risorse disponibili, copre il 36% delle spese ammissibili, con un limite annuale di 20mila euro. Il credito d’imposta è fruibile presentando il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. È disponibile decorsi dieci giorni dalla trasmissione dei dati. Le risorse stanziate per credito d’imposta sugli imballaggi sono pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Il ministero aprirà due finestre temporali annuali: la prima finestra 2024 per le spese sostenute nel 2023, la seconda finestra 2025 per le spese sostenute nel 2024.