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Economia Circolare: nasce il tavolo associativo su recupero e riciclo

where Roma when Mar, 06/06/2017 who michele

Lo hanno sottoscritto Assorecuperi, Assorimap, Assosele, FISE Assoambiente e FISE Unire

riciclo-rifiuti2.jpgUn Tavolo permanente di consultazione e confronto tra le imprese del recupero e riciclo dei rifiuti sui temi di importanza strategica come  l’economia circolare, con l’obiettivo di rappresentare e far conoscere ai decisori e all’opinione pubblica il ruolo strategico che questi soggetti rivestono nell’economia nazionale.
Con queste finalità alcune tra le principali Associazioni di imprese operanti nell’economia circolare, Assorecuperi, Assorimap, Assosele, FISE Assoambiente e FISE Unire, hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per la costituzione del “Tavolo Interassociativo Recupero e Riciclo” (TAIRR).

Nel corso dell’evento di presentazione che si è svolto a Roma, le Associazioni, alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni, hanno illustrato gli obiettivi del Tavolo e le priorità su cui si focalizzerà il confronto interassociativo, che sarà finalizzato a coordinare strategie, documenti, progetti e iniziative comuni. L’intesa siglata è aperta all’adesione di altre Associazioni di imprese del recupero e del riciclo che ne condividano obiettivi, finalità e regole, e intende contribuire a rafforzare le condizioni per l’affermazione reale del concetto di Circular Economy nel nostro Paese.

Da subito il focus del Tavolo si concentrerà sull’efficienza e concorrenza nel mercato del recupero e riciclo, eccessivamente condizionato da fenomeni di monopolio a causa della posizione dominante degli operatori pubblici, favorita dall’indiscriminata assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani, attraverso cui ingenti quantitativi di rifiuti di provenienza commerciale e industriale vengono sottratti al libero mercato per essere gestiti in regime di esclusiva da pubbliche amministrazioni e loro partecipate. Situazione, questa, che impedisce di fatto il corretto, trasparente ed effettivo contenimento dei costi della gestione dei rifiuti, che ricadono immancabilmente su imprese e cittadini.
A tale riguardo le imprese del settore del riciclo attendono che veda la luce quanto prima il Decreto sui criteri di assimilazione, a più riprese annunciato. Tale provvedimento dovrebbe stabilire confini chiari e precisi nella raccolta dei rifiuti urbani e assimilati.

“Un’efficace gestione dei rifiuti e un’effettiva valorizzazione degli stessi passano attraverso il ricorso al mercato”, sostengono i firmatari del Protocollo, “Dopo la raccolta, operazione per la quale il soggetto che la effettua è già remunerato, i rifiuti urbani devono essere messi a disposizione del mercato tramite gare con regole trasparenti e accessibili a tutti gli operatori per essere aggiudicati al soggetto che possa meglio valorizzarli nel rispetto della gerarchia del trattamento rifiuti e ricavare dagli stessi le maggiori risorse possibili, a vantaggio dei cittadini (sotto forma di risparmio sulle tariffe) e della società (sotto forma di risorse produttive).

Ma non basta: occorrono strumenti, ancora oggi carenti, per accrescere ed ampliare la domanda di prodotti da materiali riciclati. Dopo la raccolta dei rifiuti e la loro trasformazione in materie riciclate, la fase del loro riutilizzo nei processi produttivi è spesso problematica a causa di normative ancora carenti che creano gravi difficoltà alle imprese del settore. Per chiudere il ciclo e realizzare davvero l’Economia Circolare è invece essenziale creare un mercato stabile e remunerativo per le materie prime seconde prodotte dalle nostre imprese”.

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Schema riciclo rifiuti
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