Industria delle bioplastiche, superato il miliardo di fatturato nel 2021
Il volume d’affari è cresciuto del 10% e la produzione del +13%. Presentato l’8° rapporto annuale di Assobioplastiche sulla base dello studio di Plastic Consult
Sfonda il muro del miliardo di euro (1.061 milioni) il fatturato del settore delle bioplastiche in Italia: una crescita costante, che si conferma superiore al 10%, aumentando anche la produzione che ha toccato quota 125.350 tonnellate (+13,2%). Sono alcuni dei dati presentati nell’8° rapporto annuale di Assobioplastiche.
I numeri della filiera
Nel 2021 in Italia, in base ai risultati dello studio effettuato da Plastic Consult, società indipendente che svolge studi e analisi di mercato nel settore delle materie plastiche, l’industria delle plastiche biodegradabili e compostabili è rappresentata da 275 aziende - suddivise in produttori di chimica e intermedi di base (5), produttori e distributori di granuli (20), operatori di prima trasformazione (185), operatori di seconda trasformazione (65) - con 2.895 addetti dedicati, 125.350 tonnellate di manufatti compostabili prodotti e un fatturato complessivo di 1.061 milioni di euro. Il numero di imprese rimane sostanzialmente invariato dopo la crescita costante degli ultimi anni. La regione con il maggior numero di imprese è la Lombardia, che vede la presenza di oltre 40 aziende che occupano poco più di 270 addetti dedicati, seguita da Veneto (29 aziende) e Campania (20 imprese). Il fatturato della filiera è cresciuto nel corso degli ultimi anni e nel 2021 ha superato il miliardo di euro, con un tasso di crescita media annua che si conferma superiore al 10%. Secondo lo studio Plastic Consult gli addetti dedicati, ovvero le risorse che nelle aziende del comparto si occupano direttamente dei prodotti che entrano nella filiera delle plastiche compostabili, sono più che raddoppiati nel corso di 10 anni, registrando una crescita di oltre il 4% nel 2021 rispetto al 2020.
Manufatti e aziende
Nel 2021 i volumi complessivi dei manufatti prodotti sono cresciuti, raggiungendo le 125.350 tonnellate: l’8° Rapporto realizzato da Plastic Consult, evidenzia che lo scorso anno l’aumento dei volumi è stato pari al +13,2% rispetto all’anno precedente e che il tasso di crescita media annua tra il 2012 e il 2021 è stato di circa +14%. Facendo un focus sulle sole 185 aziende del comparto di prima trasformazione che lavorano, anche in quota minimale, le plastiche compostabili emerge che queste esprimono un volume d'affari complessivo di oltre 4 miliardi di euro (valori da bilanci 2020), dando occupazione diretta a oltre 12.000 addetti.
Rallenta il monouso
Tra i principali settori applicativi, nel 2021 il maggiore tasso di crescita viene registrato dal film per usi non alimentari, per imballaggio e per altre applicazioni minori (+57% rispetto al 2020). Si sottolinea che la crescita percentuale del monouso biodegradabile compostabile rallenta: la produzione complessiva nazionale di monouso (plastica convenzionale + plastica biodegradabile compostabile) ha registrato, infatti, una diminuzione del 31,7% dal 2020 al 2021.
Agricoltura e shopper
Si rafforza inoltre lo sviluppo delle applicazioni in agricoltura (+12%), così come il comparto dei sacchetti per l’umido, che registra un segno positivo (+5%) grazie anche all’entrata in vigore dell’obbligo della RD dell’organico per tutti i Comuni italiani. Gli ultraleggeri, come per esempio i sacchi ortofrutta, evidenziano una sostanziale stabilità. Per quanto riguarda il mercato italiano dei sacchetti asporto merci si conferma l’efficacia dell’impianto normativo nazionale con l’evidente riduzione del loro utilizzo del 58% rispetto al 2010, nonostante la leggera ripresa registrata nel 2021 (+2%). Purtroppo, la riduzione dell’incidenza dei sacchetti non a norma è limitata: la stima parla del 20% del totale.
“Nonostante il 2021 sia stato un anno difficile legato all’aumento dei costi, sia energetici che delle materie prime, il comparto dei polimeri compostabili ha raggiunto risultati brillanti - ha sottolineato Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche. - Innovazione e circolarità sono le parole chiave che guidano l’applicazione delle bioplastiche in nuovi settori, come nel caso dell’agro-alimentare: i teli di pacciamatura permettono di superare i problemi relativi al fine vita dei manufatti plastici in agricoltura; gli imballaggi compostabili per l’ortofrutta contribuiscono a garantire la qualità della raccolta differenziata dell’umido” ha concluso Bianconi.