Vasi, il settore florovivaista ottiene l’esenzione definitiva dal contributo Conai
La conferma in una lettera inviata dal consorzio Conai a Coldiretti. Con il nuovo Regolamento UE 2025/40 saranno espressamente esclusi dalla classificazione di imballaggio.
I vasi utilizzati dai florovivaisti nel ciclo produttivo sono esentati dal Contributo Ambientale indipendentemente dal loro spessore. A confermare l’esclusione è una lettera inviata da Conai a Coldiretti il 2 aprile scorso, nella quale si precisa che “i vasi impiegati nei rapporti tra imprese come fattori produttivi vengono già esclusi dalla classificazione di imballaggi” indipendentemente dal loro spessore e che “con l’applicabilità del nuovo Regolamento UE 2025/40, saranno espressamente esclusi dalla classificazione di imballaggio”. Nel nuovo Regolamento UE 2025/40 sugli imballaggi era già stata infatti recepita la proposta italiana che sosteneva che tali vasi non fossero considerati imballaggi, bensì beni strumentali alla coltivazione, escludendoli così dal CAC.
Una notizia molto positiva per il settore del florovivaismo italiano che in questo periodo raggiunge un traguardo storico: nel 2024 ha toccato il valore record di 3,3 miliardi di euro, trainato da un export in crescita (1,3 miliardi) e dal lavoro di oltre 19mila imprese attive su 30mila ettari. Tuttavia, dietro questi numeri si celano sfide rilevanti: dal caro energia e fertilizzanti (+83% e +45% rispetto al 2020) agli effetti sempre più gravi del riscaldamento globale, fino alla concorrenza globale meno vincolata dalle regole ambientali dell’UE.