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La nuova struttura avrà una capacità di circa 200mila tonnellate all’anno e riciclerà metalli, plastica e carta. Finora quasi tutti i rifiuti generati nel Paese venivano trasportati in altre regioni per essere riciclati

Comincerà presto anche in Tibet le operazioni di riciclo dei rifiuti, con la costruzione di un nuovo impianto nella capitale Lhasa. La struttura, che avrà una capacità di circa 200mila tonnellate all’anno e riciclerà metalli, plastica e carta, avrà un costo di 4,1 milioni di dollari Usa. Sorgerà a circa 12 km dal centro e occuperà un’area di 15,5 ettari.
Il progetto dovrebbe essere completato entro ottobre e l’impianto dovrebbe entrare a regime entro la fine dell’anno. Finora, quasi tutti i rifiuti generati in Tibet venivano trasportati in altre regioni per essere riciclati. La realizzazione del primo impianto di riciclo nella regione porterà senz’altro notevoli vantaggi, tra cui anche un miglioramento dell’immagine del Tibet, che stava acquisendo una triste reputazione a livello internazionale per l’assenza di standard ambientali adeguati.
Negli ultimi anni, la regione autonoma cinese ha registrato un forte incremento del turismo, dalla Cina e dall’estero, con oltre 1000 visitatori al giorno, provenienti anche da 40 paesi diversi. Le nazionalità più rappresentate sono quella statunitense e quella tedesca, ma sono numerosi anche i turisti provenienti dalla Malesia o da Singapore.
Nei primi cinque mesi di quest’anno, i turisti affluiti in Tibet sono stati 1,45 milioni, il 25,7% in più rispetto all’anno scorso, in gran parte provenienti da altre regioni della Cina. Per il 2012 si prevedono introiti di 12 miliardi di yuan (1,5 miliardi di euro) dal turismo nazionale e internazionale.