Enel chiuderà tutti gli impianti a carbone entro il 2025
Lo ha detto Carlo Tamburi, amministratore delegato di Enel Italia Spa, in audizione alla Camera sul tema del Recovery Fund. Investimenti per tre miliardi nelle rinnovabili
Enel chiuderà tutti i suoi impianti a carbone in Italia entro il 2025 e li compenserà con un mix di rinnovabili: lo ha detto Carlo Tamburi, amministratore delegato di Enel Italia Spa, in audizione alla Camera sul tema del Recovery Fund.
“Dal primo gennaio - ha detto il dirigente - chiuderemo il sito a carbone Brindisi 2; sempre nel 2021 chiuderemo gli impianti a carbone a Fusina e a La Spezia". Tuttavia, ha aggiunto Tamburi, “è importante che si possano avere le autorizzazioni per l'inizio del 2021, per procedere alle aste con capacity market".
"Enel investe tre miliardi circa all'anno per rinnovabili - ha poi ricordato - e il prossimo piano sarà incrementato. Questi sono impegni che Enel si prende direttamente. Il Recovery fund può dare una mano con risorse di nuova natura". Quanto al processo di decarbonizzazione, Enel vuole rispettare il target del 2025 per chiudere tutti gli impianti a carbone, che poi saranno compensati con gas e rinnovabili.
Tamburi ha parlato anche degli obiettivi del Piano energia e clima sulle rinnovabili e ha evidenziato che, per quelle non programmabili come l'eolico e il fotovoltaico, “nei prossimi 10 anni la capacità installata dovrà essere raddoppiata per l'eolico arrivando a 10mila MW, e per l'eolico si dovrà passare da 20 GW a 50-52 GW". “Per questo - ha concluso Tamburi, richiamando il decreto Semplificazioni - se le autorizzazioni non arriveranno in tempi certi o rapidi o comunque facilitati rispetto ai termini precedenti, gli obiettivi non saranno raggiungibili".