Milleproroghe. Approvato emendamento sulle comunità energetiche
I condomini, per esempio, potranno installare i pannelli sui tetti, e le famiglie potranno dividere l'elettricità prodotta
Passo avanti per le Comunità energetiche. Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio alla Camera hanno votato un emendamento al decreto Milleproroghe (42.018, 42.013 e 42.022) che permette la creazione di comunità energetiche, la produzione e lo scambio di energia da fonti rinnovabili.
Con la norma contenuta viene recepita la direttiva europea dedicata alla promozione delle fonti rinnovabili. Quello dell'autoconsumo, tra l'altro, è un principio in linea con il Green deal sostenuto dalla commissione Ue. In questo modo l'elettricità potrebbe diventare come il cibo a chilometri zero.
I condomini, per esempio, potranno installare i pannelli sui tetti, e le famiglie potranno dividere l'elettricità prodotta; la stessa cosa potrà essere fatta da imprenditori di una stessa area con un impianto unico; l'energia prodotta potrà essere consumata subito, immessa in rete oppure “caricata” in accumulatori (ossia delle batterie) ed essere usata in seguito. Nello specifico, ci sarà una fase sperimentale che per ora consentirà di installare impianti non superiori a 200 kilowatt di potenza, con un limite di tempo (fino al 30 giugno 2021), e la previsione di incentivi che però non sarà possibile cumulare con quelli già in corso; resteranno invece le detrazioni fiscali per gli impianti rinnovabili.
“Si apre una nuova fase delle rinnovabili anche in Italia, dove le comunità energetiche erano fino a ora vietate - commenta G.B. Zorzoli, presidente del Coordinamento FREE - . Questo emendamento consentirà l'organizzazione dei cittadini in comunità energetiche che potranno produrre autonomamente energie rinnovabili e scambiarle con altri soggetti, quali imprese, attività commerciali e condomini”.