Il no all’eolico: procedura d’infrazione per la Via all’offshore nel Golfo di Gela
Lo hanno reso noti i tre comitati "No Peos" di Licata, Gela e Butera, che da anni si battono contro il progetto
La Commissione ambiente dell'Unione europea ha avviato una procedura d'infrazione contro l'Italia per la presunta violazione della cosiddetta “Direttiva habitat” nel rilascio del parere positivo del governo sulla valutazione di impatto ambientale che autorizza di fatto la realizzazione di un parco eolico offshore (Peos) nel golfo di Gela. Ne danno notizia - apprendiamo su Livesicilia.it - i tre comitati "No Peos" di Licata, Gela e Butera, che da anni si battono contro il progetto di proprietà della “Mediterranean Wind” e contro altre iniziative similari.
“Questo ulteriore risultato ci rafforza - si legge in un comunicato congiunto - e permetterà ai nostri legali di essere ancora più forti al momento della discussione di merito presso il Tar Sicilia, per la quale si aspetta la fissazione della data di udienza”.
Il progetto prevede che in un'area di 10mila metri quadrati di mare, a due miglia dalla costa, sorgano 113 turbine a vento per la produzione di corrente elettrica. Il ministero dell'Ambiente ha dato tutte le concessioni, ma gli ambientalisti ne chiedono la revoca denunciando l'alto rischio di danno e compromissione del patrimonio archeologico sommerso e dell'equilibrio floro-faunistico. In subordine, si chiede l'allontanamento del parco eolico oltre i 5 miglia dalla costa.