Alluvioni e siccità. In Centro Italia è piovuto il 40% in meno nel 2024: ora servono 5 miliardi
Lo ha detto il segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino Centrale Marco Casini al Festival dell’Acqua. Investimenti immediati, revisione delle tariffe e della governance, pianificazione, conoscenza e coordinamento per riequilibrare il rapporto tra domanda e offerta di acqua
“L’Italia vive un equilibrio instabile nel rapporto tra domanda e offerta di acqua. Nell’Italia centrale, da oltre tre anni, lo stato di severità non torna alla normalità e gli interventi necessari nell’ambito idrico per il prossimo triennio ammontano a 5 miliardi di euro. Nel 2024 ha piovuto il 40% in meno dello scorso anno con temperature superiori di oltre 2 gradi rispetto alla media degli ultimi anni”. Così il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, Marco Casini, intervenuto nella seduta plenaria del Festival dell’Acqua, organizzata da Utilitalia nella Fortezza da Basso a Firenze, insieme, tra gli altri, a Nicola dell’Acqua, commissario straordinario nazionale per l’emergenza idrica, Fabio Fatuzzo, commissario straordinario unico alla depurazione, Paolo Romano, vicepresidente Utilitalia.
Che fare
“Per invertire la rotta, servono investimenti immediati e, come autorità di bacino, abbiamo collaborato con i ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente e tutti gli enti preposti per il finanziamento dei progetti che abbiamo identificato in fase di pianificazione. Occorre poi potenziare la pianificazione e il coordinamento tra i molti soggetti attivi sul territorio, un ambito in cui le autorità hanno un ruolo cruciale di connessione con l’amministrazione centrale. Serve aggiornare il quadro di conoscenze, i bilanci idrici, tenendo in conto anche la domanda d’acqua del prossimo futuro”.