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Archiviazione per la querela del sindaco di Napoli contro L’Espresso per l’inchiesta sull’acqua

where Napoli when Lun, 18/01/2016 who michele

L'articolo, pubblicato nel 2013, riportava i risultati di una ricerca condotta dall'Us Navy sui pericoli per le persone legati all'inquinamento a Caserta e Napoli

Il gip del Tribunale di Velletri ha archiviato la querela presentata da Luigi De Magistris, in prima persona e come sindaco di Napoli, contro il settimanale L'Espresso dopo la pubblicazione dell'inchiesta sull'acqua a Napoli.
Diritto di cronaca - Lo rende noto il settimanale stesso in una nota: “Nessuna modalità tendenziosa e allarmistica: secondo il magistrato Zsuzsa Mendola, per quanto concerne il principio di verità, deve osservarsi che il nucleo essenziale dei fatti narrati corrisponde al vero”. Nell'accogliere la richiesta di archiviazione presentata anche dal pubblico ministero, il giudice scrive inoltre che lespressocopertina.jpgsono stati rispettati i limiti del diritto di cronaca “costituiti dall'oggettivo interesse pubblico della notizia, dalla correttezza con cui essa viene esposta, in modo che siano evitate aggressioni all'altrui onorabilità e soprattutto della rigorosa corrispondenza tra i fatti accaduti e i fatti narrati”.

L'articolo pubblicato nel numero del 21 novembre 2013 riportava i risultati di una ricerca condotta dall'Us Navy sui pericoli per le persone legati all'inquinamento nella provincia di Caserta e di Napoli. Il comando statunitense ha fatto realizzare esami per oltre due anni, costati 30 milioni di dollari, analizzando aria, acqua, terreno di 543 case e dieci basi statunitensi alla ricerca di 214 sostanze nocive in un'area di mille chilometri quadrati. Gli esperti americani, ricorda L'Espresso, hanno individuato luoghi “con rischi inaccettabili per la salute” disseminati ovunque nelle due province, persino nel centro di Napoli. Inoltre raccomandavano in tutta la regione l'uso di acqua minerale per bere, cucinare, fare il ghiaccio e anche lavarsi i denti. Oltre alla pericolosità del 92 per cento dei pozzi privati che riforniscono le case, il dossier evidenziava situazioni problematiche anche negli acquedotti cittadini, scrivendo che “acqua pericolosa” era stata riscontrata nel 57 per cento dei rubinetti esaminati nel centro di Napoli e nel 16 per cento a Bagnoli. Questo nonostante i test sulle 14 sorgenti che alimentano le città ne avessero certificato la qualità.

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La copertina dell'Espresso del 21 novembre 2013 - Bevi Napoli e poi muori
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